martedì 10 marzo 2009
Il Tribunale del Riesame di Roma ha annullato oggi l'ordinanza di custodia cautelare in carcere dei due cittadini romeni accusati di aver violentato una 15enne in un parco della Capitale lo scorso 14 febbraio. I due romeni però non saranno rimessi in libertà perché accusati di altri crimini.
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Il Tribunale del Riesame di Roma ha annullato oggi l'ordinanza di custodia cautelare in carcere dei due cittadini romeni accusati di aver violentato una 15enne in un parco della Capitale lo scorso 14 febbraio. Lo riferiscono fonti giudiziarie, precisando che però i due per il momento restano in prigione. Nei giorni scorsi, dalle analisi preliminari, il Dna dei due arrestati era risultato non compatibile con le tracce prelevate dagli investigatori.Ieri il pubblico ministero Vincenzo Barba aveva però chiesto la conferma dell'arresto dei due, il 36enne Karol Racz e il 20enne Alexandru Isztoika Loyos. L'accusa ha chiesto il carcere in via principale perché i due sarebbero gli autori materiali della violenza, e in subordine perché avrebbero concorso, quanto meno con appoggio di tipo morale, ad una violenza commessa in gruppo. La decisione di oggi in realtà non rimetterà in libertà i due. Racz perché è stato arrestato nel frattempo come presunto autore di un altro stupro, avvenuto sempre a Roma, Loyos perché accusato di calunnia e autocalunnia nel caso della Caffarella.
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