martedì 24 novembre 2009
Fu una dose letale di eroina,"mascherata" ad uccidere  il pusher Cafasso. È quanto emerge da primi risultati dell'esame tossicologico sul corpo dell'uomo che tentò di commercializzare il video a luci rosse con Marrazzo e Natalie.
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Soltanto dall'esito definitivo dell'indagine tossicologica che si concluderà in settimana emergeranno gli elementi per dare una spiegazione definitiva alla morte di Gianguerino Cafasso, uno dei protagonisti della vicenda Marrazzo, morto il 12 settembre scorso per overdose in un albergo di via Salaria. Su questa vicenda è aperto ormai da un mese un fascicolo dove si ipotizza contro ignoti il reato di morte conseguente ad altro delitto. Ma soltanto quando si conosceranno gli esiti dell'indagine tossicologica in corso si deciderà se l'ipotesi accusatoria debba essere mutata.Per la Procura di Roma gli elementi forniti dai primi accertamenti medico-legali fanno propendere per la tesi che Cafasso cocainomane dichiarato, possa essere morto in tempi rapidi dopo aver fatto uso di eroina. Eroina che considerato il suo stato di cocainomane cronico ha avuto un effetto mortale in tempi rapidi nel giro di pochi minuti. Per il momento, comunque, gli investigatori non si sbilanciano, in attesa delle conclusioni peritali.Al momento della morte con Cafasso c'era un trans, Jennifer, ascoltato nei giorni scorsi in Procura come testimone del fatto. È sfuggito alla morte perchè al contrario di Cafasso non ha fatto uso della sostanza che ha provocato il decesso del suo compagno.Per quanto riguarda gli altri aspetti dell'indagine sulla morte di Brenda ancora non c'è stata alcuna comunicazione al magistrato circa il contenuto del computer trovato nell'appartamento di via Due Ponti dopo che è stato scoperto il corpo senza vita del trans coinvolto a sua volta nel caso Marrazzo. Anche gli accertamenti dal punto di vista tossicologico per il momento non hanno fornito risposte per poter dare un quadro approssimativo sulle condizioni di Brenda nei momenti che hanno preceduto il suo decesso.
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