giovedì 21 novembre 2019
Annunciate molte piantumazioni per la Giornata nazionale e di adesioni alla campagna-sfida lanciata dalle Comunità Laudato si’. Uno studio su Lancet: con più verde urbano meno morti precoci
Piantumazione nel cortile di un palazzo di edilizia pubblica a Milano. Il Comune intende piantare mille nuovi alberi in una settimana (Fotogramma)

Piantumazione nel cortile di un palazzo di edilizia pubblica a Milano. Il Comune intende piantare mille nuovi alberi in una settimana (Fotogramma)

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C’è voglia di alberi. Di nuovo verde. E non solo in città. Da quando le Comunità Laudato si’ hanno lanciato la campagna-sfida a settembre, "Un albero in più" con l’obiettivo di piantare in Italia 60 milioni di alberi (uno per ogni cittadino) il prima possibile, è valanga di adesioni. Dalle parrocchie alle aziende, ma anche dalle famiglie e dai bambini, soprattutto, che, armati di paletta, scavano dove possono per dare un futuro rigoglioso a quella piccola piantina comprata al mercato con la mamma.

«La campagna ha preso molte forme – spiega il portavoce da Rieti (la Diocesi di Rieti è capofila del progetto, ndr) – rispetto al mondo ambientalista classico è più destrutturata. Non ha una verticalità, è diffusa sul territorio. È un’attività molto variegata che coinvolge il singolo cittadino, una fabbrica intera o una scuola». Milioni e milioni di alberi. Per cambiare i nostri stili di vita e abbattere i livelli di CO2. Ma anche preservare la salute. Perché il verde urbano allunga la vita: più spazi verdi ci sono vicino casa e più si riduce il rischio di morti precoci. Lo rivela la revisione di diversi studi già pubblicati sull’argomento che hanno coinvolto nel complesso sette Paesi tra cui l’Italia.

Il lavoro è stato condotto da esperti del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), in collaborazione con la Colorado State University e con l’Organizzazione Mondiale della Salute (Oms), e pubblicato sulla rivista The Lancet Planetary Health. Diversi studi hanno già dimostrato lo stretto legame tra il verde urbano e più in generale il contatto con la natura e la buona salute. Ma questo lavoro in particolare è andato a vedere l’impatto reale del verde urbano sulla salute, confrontando la densità di verde nelle zone di residenza e il tasso di mortalità precoce per ciascuna delle zone considerate. È emerso che un incremento del verde intorno alle case è associato in modo significativo con ridotta mortalità precoce. In particolare lo studio fornisce una stima dell’effetto protettivo del verde: si ha una riduzione del 4% della mortalità prematura per ogni incremento del tasso di vegetazione di 0,1 (misurato con un indice specifico) entro 500 metri dalla zona di residenza. «Questa è ad oggi la sintesi più ampia e completa sulla connessione tra spazi verdi e mortalità prematura», riferisce David Rojas del ISGlobal e della Colorado State University e autore principale del lavoro. «I risultati supportano l’importanza di interventi e politiche per aumentare gli spazi verdi come strategia per migliorare la salute pubblica» aggiunge. Inoltre lo studio «fornisce importanti informazioni che possono già essere usate per futuri studi sull’impatto del verde sulla salute», rileva Rojas. Al momento gli epidemiologi stanno lavorando per ottenere le stime di quante vite si potrebbero risparmiare in determinate città ove fossero attuate politiche volte ad incrementare il verde urbano.

Piantare miliardi di alberi coprendo ogni zona del pianeta che possa essere adatta. Soprattutto le nostre città, dove la presenza di alberi avrebbe anche altri effetti positivi: ridurre l’isola di calore urbana durante le grandi ondate di caldo estivo, ospitare biodiversità, mitigare le alluvioni urbane, migliorare la vivibilità. Immediatamente. Ogni zona delle città che possa ospitare degli alberi deve essere utilizzata a questo scopo. «Si può fare e si può fare in fretta e con poco» avverte Legambiente che, per la Giornata nazionale degli Alberi che si celebra oggi in tutta Italia e per tutto il week end ha promosso circa 500 appuntamenti con la piantumazione simbolica di nuovi alberi. All’invito hanno risposto 3.000 classi, con il coinvolgimento di oltre 60mila studenti e la piantumazione di oltre 3.500 piante. Nell’area del Vesuvio in Campania, oggi ci sarà la piantumazione di 300 nuovi alberi, tra lecci, querce, corbezzoli, per risanare la ferita inferta dall’incendio boschivo del 2017, che ha mandato in fumo oltre tremila ettari di grande valore naturalistico. Mentre a Milano prevede di piantare mille nuovi alberi in una settimana.

Un invito a piantare un alberto nella giornata nazionale dedicata arriva dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa: «Dobbiamo essere in grado di dare qualcosa alla Terra se vogliamo che la Terra continui a darci la vita – afferma Costa – gli alberi sono nostri grandi alleati nelle azioni di contrasto che abbiamo il dovere e l’urgenza di intraprendere se vogliamo arrestare il cambiamento climatico».

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