giovedì 29 dicembre 2011
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Niente terza guerra mondiale. Niente contatto con gli alie­ni. E soprattutto niente ripre­sa economica: la crisi, anzi, fa ancora più paura. Come da collaudata tradizione, il Cicap (il Comitato italiano per il con­trollo delle affermazioni sul paranormale fondato nel 1989 da Piero Angela), ha raccolto le previsioni relative all’anno ap­pena trascorso fatte dai più noti astrologi e pseudoveggenti ita­liani e internazionali. Verificando impieto­samente come spesso fossero infarcite da errori o approssimazioni. Erano stati in molti, tanto per cominciare, a leggere nelle stelle “segnali di ripresa” ri­spetto al 2010 per tutte le prin­cipali economie e c’era chi si e­ra spinto a vaticinare addirit­tura «un netto miglioramen­to » per Borse e dintorni a par­tire dalla primavera. Sappia­mo com’è andata. Un altro tema ricorrente di quest’anno – sottolineano gli “acchiappafantasmi” del Ci­cap – è stato quello dei terre­moti. Già in gennaio «si è dif­fusa la voce che il sismologo autodidatta Raffaele Bendan­di, morto nel ’79, aveva previ­sto un forte terremoto a Roma per l’11 maggio». Il fatto che negli appunti del curioso per­sonaggio non si tro­vasse alcun riferimento esplicito non è ba­stato a evi­tare la pau­ra, con la chiusura di qualche negozio e, pare, una riduzio­ne del proverbiale traffico ro­mano. L’astrologo Antonio A­lessi, prendendo spunto pro­prio da Bendandi, ha addirit­tura inviato una lettera al go­verno per avvisare di un gros­so sisma sottomarino, con conseguente devastante tsu­nami, per il 10 giugno. Non so­lo: secondo l’interprete di No­stradamus Manfred Dimde, il 2011 avrebbe visto lo scoppio di un nuo­vo conflitto mondiale. Mentre il novanten­ne predica­tore ameri­cano Ha­rold Camping, applicando metodi numerologici alla Bib­bia, aveva previsto la fine del mondo tout court per il 21 maggio, salvo correggersi e spostarla al 21 ottobre, prima di ammettere di essersi del tut­to sbagliato. Anche la data pa­lindroma 11/11/11, da alcuni indicata come foriera di sven­ture, è passata senza conse­guenze: a questo punto non resta che aspettare il 21 di­cembre 2012 per la fine del mondo prevista dal calenda­rio Maya. Quanto ai marziani, pure loro hanno mancato l’appunta­mento: Rob Brezsny, celebra­to astrologo dell’Internazio­nale, intervistato dal Venerdì di Repubblica, prevedeva «no­vità sul fronte delle intelligen­ze extraterrestri». Ma «a meno che non siano state insabbia­te – ironizzano quelli del Ci­cap – non ce ne sono state». Non è andata meglio sul fron­te della politica: Mauro Iaco­boni, sul Sole 24ore, aveva pre­visto nuove elezioni tra giugno e luglio, grazie alla separazio­ne della Lega, mentre Luciano Sampietro, interprete di No­stradamus, aveva visto la ca­duta del Re del Marocco, uno dei paesi immuni dalla prima­vera araba. La sensitiva Teo­dora Stefanova, fedelissima di Canale 5, attraverso le confi­denze dell’alieno Unilsan, ha visto nel 2011 l’anno della ri­nascita di Berlusconi, grazie all’alleanza con Casini e Ru­telli a maggio. Come sempre, gli astrologi hanno poi 'mancato' moltis­simi avvenimenti importanti. Un minimo esempio tra tutti: Paolo Fox è rimasto imbotti­gliato nell’inaspettato, enor­me ingorgo provocato dall’a­pertura di un nuovo centro commerciale e non è riuscito ad arrivare negli studi Rai per la trasmissione che lo vede o­spite. Come dispensatore di previsioni per gli altri.
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