venerdì 29 maggio 2009
«Stiano in strada». Il ministro Renato Brunetta detta la linea alle forze dell’ordine. In senso dietetico. E, individuando – dopo i celebri «fannulloni» – la categoria degli «agenti panzoni», fa arrabbiare i sindacati di categoria. Tanto da doversi poi scusare.
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Il ministro Renato Brunetta detta la linea alle forze dell’ordine. In senso dietetico. E, individuando – dopo i celebri «fannulloni» – la categoria degli «agenti panzoni», fa arrabbiare i sindacati di categoria. Tanto da doversi poi scusare. In un’intervista al programma Klauscondicio, infatti, dice che l’attività di controllo del territorio va sburocratizzata e devono esserci più poliziotti on the road. Poi, però, aggiunge che «non si può mandare in strada il poliziotto "panzone", che non ha fatto altro che il passacarte, perché lì se lo mangiano». Per gli interessati un boccone difficile da digerire. Il Siulp chiede che «qualcuno "arresti" le uscite fuori luogo e fuori gusto di Brunetta». Chi rischia la pelle sulle strade per 1.300 euro al mese – rincara la dose lo storico sindacato di polizia – non può farsi carico di queste «stravaganze». «O alcuni esponenti di governo, sulla sicurezza, pronunciano parole in libertà, oppure si vuole aprire una questione istituzionale con la polizia», è il dilemma evocato dal Silp-Cgil. Mastica amaro anche l’Ugl Polizia, «con le attuali risorse non si riesce nemmeno a svolgere in maniera adeguata l’ordinario aggiornamento professionale», figuriamoci se si deve mettere in campo il «dietologo». Affermazioni, quelle di Brunetta «infondate e gravi» per il Siap-Anfp: i "panzoni" «altro non fanno che proseguire il lavoro delle pattuglie in strada». Accetta le scuse il Sap, ma ricorda che i poliziotti negli uffici sono «un falso problema». All’attacco l’opposizione. Ironizza Gianpiero D’Alia (Udc): «Senza straordinari, né macchine i poliziotti recupereranno il peso forma». Francesco Storace (La Destra) invoca una «museruola» per Brunetta. Fuoco amico dalla Lega, con Piergiorgio Stiffoni che evoca un insolito detto siciliano: omo de panza, omo de sostanza. Poi ricorda tre grandi poliziotti, Joe Petrosino, il prefetto Mori e il generale Dalla Chiesa, che certo non erano grissini. Per Marco Minniti, responsabile Sicurezza del Pd, i poliziotti, dopo i tagli devono sopportare anche di essere «sbeffeggiati». Nient’affatto, fa sapere il ministro: era «solo una constatazione scherzosa», per dire che chi è disabituato agli inseguimenti non può improvvisarsi Starski e Hutch. «Tutti mi hanno capito tranne gli ipocriti», conclude.
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