sabato 13 luglio 2013
A Lamezia Terme la presidente della Camera ha partecipato alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a 400 bambini stranieri nati in Italia. Sono 17 le proposte di riforma della norma all'esame della Commissione Affari costituzionali: «Il fatto siano così tante è il segno di come il tema sia così sentito nel nostro Paese». Gasparri: Boldrini rispetti la terzietà del suo ruolo.
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Alla Camera sono state depositate ben 17 proposte di legge che puntano a cambiare le norme sulla cittadinanza. Tutte sono all'esame della commissione Affari costituzionali. «Il fatto siano così tante è il segno di come il tema sia così sentito nel nostro Paese, perchè quelle 17 proposte hanno avuto moltissime sollecitazioni». È quanto dice Laura Boldrini partecipando alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a 400 bambini stranieri nati in Italia e residenti presso il comune di Lamezia Terme.  La riforma della legge sulla cittadinanza, continua Boldrini, «è un tema non più riamandabile, la maggior parte di queste proposte va nella direzione dello ius soli, ossia dare la cittadinanza a chi nasce in Italia. Altre proposte invece parlano dello ius culturae qualora si sia fatto un percorso scolastico nel nostro Paese». Boldrini ricorda che alla Camera c'è un intergruppo parlamentare bipartisan «presieduto dall'onorevole Khalid Chaouki, un giovane di origine marocchina ora deputato e cittadino italiano». Boldrini ricorda che nella scorsa legislatura un appello a fare le norme sulla cittadinanza era arrivato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Le sua parole esatte- conclude la presidente della Camera- furono, negarla è un autentica follia, una assurdità. Io mi auguro che questa valutazioni a cui io mi associo siano ascoltare veramente dai partiti per arrivare a una buona legge sulla cittadinanza». Quindi sottolinea: «In Italia ci sono oltre quattro milioni di immigrati. Tanti figli di questi immigrati sono nati qui e sono cresciuti con i nostri figli. Bisogna prendere atto del fatto che sono italiani. Sono ragazzi che acquisiscono la nostra cultura e che noi non possiamo continuare a definire stranieri».Le reazioni«Non dovrebbe sfuggire alla presidente della Camera la terzietà del ruolo che ricopre», è il commento del vicepresidente del Pdl, Maurizio Gasparri, che ha definito le parole di Laura Boldrini «un'entrata a gamba tesa in un tema delicatissimo, come quello del diritto di cittadinanza. Affermare con determinazione che vorrebbe la concessione automatica, quindi lo ius soli, è grave proprio in funzione del suo ruolo, essendo tra l'altro un tema già all'attenzione del Parlamento, oggetto di diverse proposte».Sul tema è intervenuto anche il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni: «Noi siamo nettamente contrari allo ius soli» ha detto nel corso di un'intervista a Radio2 Days. Per Maroni, si tratta «di una situazione che non esiste in nessun Paese europeo», e, tra l'altro, in una «nazione di frontiera come l'Italia sarebbe devastante e darebbe effetti incontrollabili».

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