sabato 15 giugno 2013
​Il neosindaco Marino declina l’invito al Roma Pride. Gli organizzatori: «Grave offesa». E Pisapia a Milano patrocina una settimana di festival omosex.
SECONDO NOI Niente confusioni
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«Sostenere i diritti degli omosessuali non può e non deve essere contrapposto al sostegno verso la famiglia, la cui centralità non è in discussione. Rafforzare le politiche a sostegno della famiglia è un’esigenza che sento forte. Ma questo non mi impedisce di ribadire la necessità di vedere rispettati anche i diritti delle comunità Lgbt». La precisazione è arrivata dal presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha aperto ieri a Palermo il convegno inaugurale del Gay Pride. In merito alle adozioni gay, Boldrini ha dichiarato che «non sta a me decidere i termini della legge. Penso si debba procedere gradualmente. Ma penso anche – ha aggiunto – che la società italiana sia più avanti e matura della politica». A Palermo è intervenuta anche Josefa Idem, ministro delle Pari opportunità, che ha promesso «un disegno di legge sulle unioni civili, cosa che sempre più cittadini chiedono giustamente». La rappresentante del governo ha specificato di essere a Palermo «per portare un segnale concreto di attenzione da parte del governo alle istanze della società che non possono essere sottaciute». Il Paese, ha insistito Idem, ha l’urgenza «di dotarsi di una norma che estenda la legge Mancino per punire i reati contro l’orientamento sessuale». Non si è dimostrato, invece, "politically correct" Ignazio Marino, sindaco di fresca nomina della capitale, che si è attirato gli strali delle associazioni gay per aver declinato l’invito a partecipare al Roma Pride, previsto per oggi. La spiegazione che ha dato al comitato organizzatore che avrebbe voluto precettarlo – non parteciperà «per stare in famiglia» – è stata bollata come «irrispettosa e offensiva». Controreplica di Marino: «Roma deve diventare una capitale dell’accoglienza e dell’uguaglianza, in cui nessuno possa sentirsi offeso né marginalizzato».La giunta di Milano sosterrà invece il Gay Pride. È di ieri il patrocinio alla manifestazione “Milano Pride Week”, un’intera settimana (dal 24 al 30 giugno) di incontri, dibattiti e anche un film festival dedicato che culminerà con la parata in programma sabato 29 giugno. Sempre a Palermo, in concomitanza con il Gay Pride nazionale del 22 giugno, si svolgerà il Family day che porterà al parco Ninni Cassarà più di trenta associazioni familiari. Per l’occasione Calogero Peri, il vescovo delegato della Conferenza episcopale siciliana per la Famiglia e i giovani, scrive nel suo messaggio che «ciascuna parola in questa occasione è equivocabile. La parola “contro”, soprattutto, è dannosa, “suona male”. La giornata della Famiglia non è e non deve essere contro qualcuno. La logica del Vangelo non è quella della lotta ma è quella del sussurrare la verità alla ricerca sempre della più profonda verità dell’uomo».
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