martedì 20 gennaio 2015
​La Corte costituzionale lo ha dichiarato inammissibile. L'ira della Lega che l'aveva proposto. Salvini: "Non finisce qui". Soddisfatto l'ex ministro del lavoro. "Adesso tocca al Parlamento esaminare la riforma".
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​La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum sulla legge Fornero. Il referendum era stato proposto dalla Lega Nord. La Corte costituzionale, nell'odierna Camera di consiglio - informa una nota - ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum relativa all'articolo 24 (Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici) del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici)", la cosiddetta legge Fornero, appunto, "convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, nel testo risultante per effetto di modificazioni e integrazioni successive". "La sentenza - informa inoltre la Consulta - sarà depositata entro i termini previsti dalla legge". Su tutte le furie il segretario della Lega Matteo Salvini (il Carroccio ha chiesto alla Camera la sospensione del dibattitto sulle riforme costituzionali). "Oggi muore la democrazia. È una vergogna. Vaffa....lo senta tutta l'Italia. Non finisce qui" ha detto commentando la pronuncia della Corte Costituzionale sul referendum sulla legge Fornero. Soddisfatta invece l'ex ministro. La Corte Costituzionale "avrà avuto le sue buone ragioni. Ritengo questa decisione positiva per il Paese". Ha detto l'ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero a proposito della decisione della Consulta sull'inammissibilità del referendum sulla riforma delle pensioni. "Ora il Parlamento se vuole esamini la riforma con pacatezza e lungimiranza".
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