martedì 19 aprile 2011
A deciderlo la conferenza dei capigruppo, che ha ravvisato la necessità di licenziare entro aprile il Documento di economia e finanza 2011. Protestano Sacconi, Roccella e Casini, che chiedono di riconsiderare la decisione.
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Il testamento biologico sarà discusso in aula alla Camera a maggio. A deciderlo la conferenza dei capigruppo che ha ravvisato la necessità di licenziare entro aprile il Documento di economia e finanza 2011, scavalcando quindi il disegno di legge sul biotestamento. Immediate polemiche e scontri tra maggioranza e opposizione. La Lega, che voleva il ddl in aula per fine mese, ha annunciato l'inversione dell'ordine del giorno dell'assemblea nella prima seduta dopo Pasqua, strategia appoggiata dallo stesso Pdl. Le opposizioni, invece, si sono opposte ritenendo questo atteggiamento «una mera mossa elettorale». Il presidente Gianfranco Fini è stato quindi costretto a mantenere l'attuale calendario, dando la priorità al Def e al decreto legge anti-scalate. Il disegno di legge sul fine vita resta quindi in coda alla Camera, dove giace da quasi due anni."Sono evidenti i tentativi rivolti adilazionare sine die l'esame da parte dell'aula della Camera dei Deputati del disegno di legge sulle dichiarazionianticipate di trattamento che è rivolto anche a tutelare idiritti inalienabili della persona all'idratazione eall'alimentazione in ogni condizione. Il governo auspica il più tempestivo esame del disegno di legge nella convinzione che il Parlamento non possa abdicare al proprio ruolo in favore del ruolo creativo dei segmenti ideologizzati della magistratura". Lo afferma il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi."Sul biotestamento non accettospeculazioni da parte di nessuno, tantomeno da chi ha presentato in ritardo il Documento Economico Finanziario, obbligando la Camera ad anteporlo agli altri argomenti in discussione. Comunque, la prossima settimana chiederò l'inversione dell'ordine del giorno alla Camera e l'esame immediato della legge sul testamento biologico, poichè i decreti scadono a fine maggio. In questo modo, senza piccole speculazioni, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità". Lo ha affermato illeader dell'Udc Pierferdinando Casini interpellato dall'Ansa.Il sottosegretario Roccella ha diramato un comunicato dove dichiara:“Ogni pretesto è buono per bloccare la legge sulle DAT in Parlamento. Due anni fa, durante la discussione in Senato del testo Calabrò, le opposizioni protestavano che il dibattito risentiva troppo del caso Englaro e che bisognava discuterne a freddo. D’Alema, in seguito, chiese una moratoria con la stessa motivazione, quando l’esame della legge si spostò alla camera. A conclusione dell’iter in commissione Affari Sociali, durata diversi mesi, ci fu chi nell’opposizione protestò che il dibattito era stato strozzato e andava prolungato e il Pd ha dichiarato che proporrà la sospensiva perché ritiene che il paese non sia pronto.Adesso, alla vigilia del voto in Aula, le opposizioni gridano all’uso strumentale della legge nei confronti delle elezioni amministrative, e chiedono di rimandarla ancora.E’ evidente che la strumentalità riguarda chi, temendo lacerazioni interne, vuole far slittare la legge sine die. La verità è che fra elezioni, ballottaggi e referendum, si vuole rimandare la discussione in autunno, per prendere ancora tempo, e magari in attesa di un nuovo caso giudiziario e di una nuova sentenza che condizioni definitivamente il legislatore.”
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