sabato 10 gennaio 2009
«Ciò che deve muovere l'animo di chi opera nell'ambito della giustizia non è l'affermazione personale, la soddisfazione personale, l'esposizione personale». Lo ha detto il segretario di stato vaticano, cardinal Bertone nell'omelia della messa di inaugurazione dell'anno giudiziario dello stato della Città del Vaticano.
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«La forza del diritto deve far sparire la barbarie di un diritto della forza» e chi opera nell'ambito della giustizia «deve avere consapevolezza che deve rispondere a una giustizia superiore» e deve essere «sempre rispettoso della verità e attento alla dignità dell'uomo». Così il segretario di stato vaticano cardinal Tarcisio Bertone nell'omelia della messa di inaugurazione dell'anno giudiziario dello stato della Città del Vaticano. Il «sigillo dell'amore» a giudizio del card. Bertone «qualifica ogni ordinamento, comportamento, decisione» e occorre «richiamare questo principio per evitare pericoli e danni alla solidarietà e alla società».«Ciò che deve muovere l'animo di chi opera nell'ambito della giustizia non è l'affermazione personale, la soddisfazione personale, la esposizione personale», ha inoltre detto il cardinal Bertone nell'omelia   «Anche il Presidente della Repubblica Napolitano - ha proseguito subito dopo il porporato - ha fatto una postilla su questo. Ciò che deve muovere l'animo di chi opera nell'ambito della giustizia - ha aggiunto - è invece la tutela del bene comune, la difesa dei deboli e la costruzione della giustizia». Al termine della messa ai giornalisti che gli chiedevano se nelle sue frasi sugli operatori di giustizia ci fosse anche un richiamo alla situazione italiana il card. Bertone ha risposto: «Ho parlato alla inaugurazione dell'anno giudiziario della Città del Vaticano mi rivolgevo quindi agli operatori di giustizia dei tribunali vaticani; ma il discorso vale per tutti: primo scopo - ha aggiunto - non è quello di cercare l'interesse o l'esposizione personale ma il bene del prossimo, tutelare i diritti del prossimo anche ai beni spirituali». «Si tratta - ha precisato il porporato - di amare le persone per fare giustizia; amore e giustizia è un binomio che è importante anche per chi non crede». Quanto al riferimento alla barbarie per diritto della forza, il card. Bertone ha osservato: «Purtroppo questo è un riferimento e richiamo che ritorna martellante ai nostri giorni; come ha detto Charles Peguy la democrazia è l'abito di chi fa dominare la forza del diritto che tutela il più debole e che riscatta dalla violenza e dal sopruso. Mentre la logica della forza distrugge». Il segretario di stato vaticano ha invitato a tenere presente questa riflessione di fronte alla «violenza bruta che è sempre ingiustificata» come insegnano i fatti di cronaca e le vicende internazionali di questi giorni
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