sabato 10 luglio 2010
In un messaggio ai Promotori della Libertà il presidente del Consiglio ha affermato che i dati statistici confermano «che le cose cominciano a funzionare». La manovra economica «è necessaria» e coniuga «il rigore dei conti alla crescita». All'indomani dello sciopero dei giornalisti il premier a parlato anche della legge sulle intercettazioni: «Togliere il bavaglio alla verità, imposto dalla stampa di sinistra».
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Il governo «ha fatto molte cose positive per fare uscire l'Italia dalla crisi economica senza lasciare indietro nessuno e con i conti pubblici in regola che era la premessa indispensabile per avere una ripresa vera, solida e duratura». Lo ha detto in un messaggio ai Promotori della Libertà il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «La ripresa economica è una realtà confermata da tutte le rivelazioni statistiche», ha continuato Berlusconi, invitando a diffondere «nei gazebo un messaggio di fiducia e ottimismo». Il premier ha fatto presente come i dati economici indichino che «le cose stanno cominciando a funzionare» citando «l'aumento della produzione industriale, la crescita delle esportazioni e l'aumento del Pil dello 0,5% che è il più elevato rispetto agli altri Paesi europei».La manovra economica «è necessaria» e coniuga «il rigore dei conti alla crescita». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,in un messaggio audio ai promotori della Libertà chiedendo loro di informare la gente di questo. La manovra, ha quindi continuato, «è in linea con quanto chiesto dell'Ue in merito alla riduzione della spesa pubblica che ormai da anni supera il nostro prodotto interno nazionale».Berlusconi torna all'attacco anche sulle intercettazioni all'indomani dello sciopero dei giornalisti contro il ddl. «Dovete togliere il bavaglio alla verità - dice in un messaggio ai Promotori della libertà - quel bavaglio imposto dalla stampa schierata con la sinistra, pregiudizialmente ostile al governo, che disinforma, distorce la realtà e calpesta in modo sistematico il diritto sacrosanto della privacy dei cittadini».Secondo il premier la libertà di stampa, come tutte le libertà costituzionali, incontra il limite di altri diritti meritevoli di tutela, come quello alla privacy.
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