martedì 5 novembre 2013
​Il presidente di Forza Italia lo ha detto a Bruno Vespa per il suo libro in uscita. "Mi dicono che per avere la grazia bisogna aver iniziato a scontare la pena. Dunque, sarebbe ancora in tempo", ha spiegato il Cavaliere. L'Aula del Senato ha bocciato la proposta del Movimento 5 Stella di votare già oggi: confermata la data del 27 novembre.
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Silvio Berlusconi ritiene che il capo dello Stato sia ancora in tempo per concedergli la grazia di sua iniziativa. Il presidente di Forza Italia lo dice a Bruno Vespa per il libro 'Sale, zucchero e caffè. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica" in uscita per Mondadori-Rai Eri venerdì 8 novembre. Lo ha riferito un comunicato. "Mi dicono che per avere la grazia bisogna aver iniziato a scontare la pena. Dunque, sarebbe ancora in tempo", ha spiegato.Nel libro - si legge in un comunicato diffuso da Vespa in cui non si precisa il giorno dell'intervista al Cavaliere - si dice che non è stata presentata finora alcuna domanda di grazia da parte di Berlusconi, della sua famiglia e dei suoi avvocati. Napolitano, prosegue Vespa, ricevette riservatamente il 9 agosto Gianni Letta e Franco Coppi, difensore del Cavaliere, per un "sondaggio discreto" sulla possibilità della grazia. Essi interpretarono positivamente in questo senso un passaggio del messaggio di Napolitano del 13 agosto. Poi, scrive ancora Vespa, il capo dello Stato si sarebbe irrigidito per le dimissioni in massa dei parlamentari di Forza Italia (poi revocate) e da allora non si è più parlato di grazia.Voto sulla decadenza il 27 novembreL'Aula del Senato ha bocciato la proposta del Movimento 5 Stella di votare già oggi sulla decadenza di Silvio Berlusconi dal seggio di senatore. Allo stesso modo non è stata approvata la richiesta, avanzata da Sinistra Ecologia e Libertà, di calendarizzare il voto già per la prossima settimana. Resta così la data del 27 novembre, stabilita oggi a maggioranza dalla Conferenza dei capigruppo. M5S e Sel hanno votato reciprocamente a favore delle proposte avanzate dai loro gruppi. ​
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