mercoledì 22 giugno 2011
In aula il premier ha ribadito i concetti espressi al Senato. Poi ha ironizzato con l'opposizione: «Restare è un grande sacrificio». Bossi scettico: «Silvio bello a parole, aspettiamo i fatti». Incidenti tra polizia e Cobas della scuola. Bersani: al voto o guai molto seri.
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Dopo l'intervento al Senato, Silvio Berlusconi ha parlato anche davanti alla Camera per concludere la verifica di governo. Il premier ha ribadito i concetti espressi a Palazzo Madama, aggiungendo però un passaggio nuovo, riferendosi alla votazione sul decreto sviluppo: "La coalizione di centrodestra ha raggiunto quota 317, superando per la prima volta, da quando alcuni parlamentari sono andati all'opposizione, quota 316, arrivando alla maggioranza assoluta. Questo significa che la maggioranza c'è, è forte e coesa, ed è l'unica in grado di garantire la governabilità di un Paese in un momento difficile".Berlusconi ha ribadito come non intenda "rimanere per sempre a palazzo Chigi o fare il leader a vita del centrodestra". Dai banchi dell'opposizione, i deputati hanno rumoreggiato e ironizzato. E il premier, sorridendo, ha aggiunto: "Vi assicuro che è un grande sacrificio: un grandissimo sacrificio". "Non abbiamo seguito le sirene di chi chiedeva provvedimenti in deficit - ha proseguito Berlusconi - E sarebbe stato da irresponsabili aumentare la spesa pubblica". Grazie a questa politica l'Italia ha sempre trovato sottoscrittori del proprio debito, ha tra l'altro detto. Quanto alla riforma fiscale, "non produrrà buchi di bilancio, ma darà vita a un sistema più equo e più benevolo verso chi è in condizioni disagiate, a partire dalle famiglie più numerose". Il leader della Lega, Umberto Bossi, ha però espresso riserve sul discorso del premier. "Bello a parole, aspettiamo i fatti". "Cari Berlusconi, Bossi, Scilipoti, lasciate che il Paese si misuri davanti alla prospettiva delvoto altrimenti un tramonto troppo lungo, porterà all'Italia guai molto seri". Lo ha affermato il segretario del Pd Pierluigi Bersani nel suo intervento alla Camera durante il dibattito sulla fiducia.E mentre il premier parlava, in piazza Montecitorio è improvvisamente salita la tensione durante una manifestazione dei Cobas della scuola. Qualcuno ha lanciato petardi, uova e pomodori contro la polizia schierata in assetto antisommossa, poi sono scoppiati alcuni tafferugli. Ma la calma è tornata dopo pochi minuti.
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