giovedì 26 gennaio 2017
Nuove accuse nei confronti dell'ex premier: corruzione in atti giudiziari. Quattro ragazze a libro paga anche durante il processo
La ragazza marocchina Karima "Ruby" El Mahroug e Silvio Berlusconi (Ansa).

La ragazza marocchina Karima "Ruby" El Mahroug e Silvio Berlusconi (Ansa).

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Nuove accuse a Silvio Berlusconi nell'ambito della vicenda Ruby. Il leader di Forza Italia è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di corruzione in atti giudiziari dalla Procura di Milano per alcune consegne di denaro in contanti, attraverso il ragioniere Giuseppe Spinelli, avvenute fino a pochi mesi fa. La notizia viene confermata in ambienti giudiziari. I presunti versamenti illeciti riguarderebbero 4 ragazze: Elisa Toti, Aris Espinosa, Miriam Loddo e Giovanna Rigato.

Il nuovo sviluppo arriva dagli accertamenti effettuati dai pm dopo che Silvio Berlusconi aveva denunciato Giovanna Rigato, una delle sue ospiti ad Arcore, per tentata estorsione. Rigato era stata quindi indagata per avere chiesto all'ex Cavaliere un milione di euro "per non rivelare alla stampa e ai pm informazioni in grado di danneggiarlo". La donna, che aveva mandato una mail ai magistrati titolari dell'inchiesta in cui spiegava che voleva fare dichiarazioni su Berlusconi, era stata interrogata a lungo dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano. Sempre nell'ambito di questo nuovo filone, era stata convocato in Procura il ragioniere Giuseppe Spinelli, l'uomo che si è sempre occupato dei pagamenti alle ragazze. Sarebbero emersi così elementi che portano gli inquirenti a ritenere che il 'bancomat' di Silvio non si fosse prosciugato, almeno fino al novembre scorso, e che abbia continuato a elargire dai 2mila ai 3mila euro in contanti alle quattro giovani.

La nuova accusa a Berlusconi emerge dalla richiesta di restituzione atti presentata dalla Procura di Milano alle Procure dove sono state trasferite per competenza territoriale dal gup del 'Ruby ter' le posizioni rispettivamente di Elisa Toti e Aris Espinosa (Monza), Miriam Loddo (Pescara) e Giovanna Rigato (Treviso). Adesso Gaglio e Siciliano rivogliono indietro gli atti perché con gli ultimi versamenti effettuati a Milano la competenza spetterebbe di nuovo al capoluogo lombardo.

Lo scopo dei pm è chiudere in fretta questa nuova tranche e riunirla al filone principale in cui Berlusconi è accusato di avere corrotto le testimoni, tra cui anche Ruby, con una somma complessiva di 10 milioni di euro. Sabato il gup Carlo Ottone De Marchi dovrà decidere se rinviarlo o meno a giudizio dopo che la sua posizione è stata stralciata per motivi di salute legati ai suoi problemi cardiaci da quella di Ruby e altri 22 imputati, già mandati a processo. In vista dell'udienza,assicura l'avvocato Federico Cecconi, non verrà presentato nessun legittimo impedimento in relazione ai controlli a cui si è sottoposto Berlusconi in questi giorni all'ospedale San Raffaele. "Non so nulla di questa nuova iscrizione - dice Cecconi - apprendo la notizia dalla stampa, nei prossimi giorni cercherò di parlare coi magistrati per avere chiarimenti".

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