giovedì 26 maggio 2011
Un labiale del colloquio tra il premier e il presidente Usa, trasmesso dal circuito chiuso prima dell'inizio dei lavori di una sessione del G8, scatena la polemica politica.
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Barack Obama ascolta la traduttrice, muove impercettibilmente il capo e non pronuncia nemmeno mezza parola. La signora sta traducendo le parole del premier Silvio Berlusconi che al G8 di Deauville si intrattiene per qualche minuto con il presidente Usa. Parla di giudici. Dice a Obama che in Italia serve una riforma della giustizia perchè "abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra".Sulle affermazioni del presidente del Consiglio si scatena una bufera. Insorge tutta l'opposizione ma anche l'Associazione Nazionale Magistrati. È "molto grave che sia avvenuto all'estero e che un'istituzione dello Stato sia stata denigrata davanti agli occhi dell'uomo più importante del mondo", attacca Luca Palamara, presidente dell'Anm. "Non ci prestiamo - aggiunge - a strumentalizzazioni legate alla campagna elettorale".E dai comizi in giro per l'Italia, proprio per gli ultimi giorni di campagna elettorale, piovono le critiche dell'opposizione al Cavaliere. "Oggi Berlusconi - osserva Pier Luigi Bersani - è riuscito a togliere due minuti del G8 a Obama per dire che il problema degli italiani sono i giudici rossi. È da un pò che glielo dico: quanto dovranno governare prima di dire che i problemi sono colpa loro?". E per il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, il premier "ha perso il senso delle dimensioni. Mi sembra che stiamo veramente perdendo il senso delle dimensioni. E poi questo è quello che sapete voi, chissà cosa gli ha detto e che non avete sentito".
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