venerdì 9 maggio 2014
​L'ex premier ha iniziato il suo servizio sociale alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Nessuna dichiarazione ai giornalisti, fan e contestatori che lo attendevano all'entrata e all'uscita.
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"Mi chiedono di non fare nessuna dichiarazione". E se ne è andato. Si è conclusa così, in silenzio come era cominciata, a Cesano Bosone, la prima giornata da volontario con i malati di Alzheimer di Silvio Berlusconi. Nessuna dichiarazione alle 9 quando è entrato nella struttura della Fondazione Sacra Famiglia. Nessuna dichiarazione all'uscita, alle 14. Ad aspettarlo, in entrambi i casi, c'erano giornalisti e fotografi, anche stranieri, come previsto. Qualche contestatore e qualche fan. Ad accompagnarlo all'uscita, fin sulla porta, Michele Restelli, responsabile delle unità residenziali della fondazione a cui l'ex premier e ex cavaliere è stato affidato in prova ai servizi sociale dopo la condanna passata in giudicato. A Cesano Boscone stamani non si parlava d'altro che di Berlusconi volontario con gli anziani malati. "Per noi è una festa" spiega chi ha avuto la "fortuna" di vederlo dentro la residenza, con il rammarico di non averlo potuto filmare. Difficile non accorgersi che a Cesano Boscone è un giorno speciale. Controlli agli ingressi della Sacra Famiglia e transenne in alcuni punti nevralgici da cui si passa solo mostrando il badge di riconoscimento. E poi le forze dell'ordine e persino un servizio con guardie private, alcune già viste dai giornalisti a Mediaset a Cologno Monzese. Berlusconi è arrivato con un leggero anticipo, è sceso dall'auto davanti all'ingresso indossando t-shirt e giacca blu con una spilletta di Forza Italia sul bavero. Ed è entrato in silenzio.
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