martedì 30 maggio 2023
Un monitoraggio della polizia e dell'Antiterrorismo ha permesso di individuare un ragazzo italiano di origine straniera che diffondeva video jihadisti, in procinto di "passare all'azione"
Fermato a Bergamo un minore sostenitore del Daesh

ANSA

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Il monitoraggio del giovane, da parte dei poliziotti della Digos di Bergamo e di Brescia (aiutati dagli specialisti del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo Esterno della Direzione centrale della Polizia di Prevenzione) era iniziato dopo alcuni segnali rivelatori del suo rapido processo di radicalizzazione violenta, a cui era seguita la pubblicazione sui social di video di propaganda jihadista riconducibili all'Isis.

E cosi, al termine delle indagini, i poliziotti hanno eseguito il fermo del ragazzo, disposto dalla procura della Repubblica per i minorenni di Brescia e convalidato ieri dal Gip del Tribunale per i Minorenni.
Il minore, cittadino italiano d’origine straniera e residente in provincia di Bergamo, ora risulta indagato per "associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere aggravate".

Gli investigatori: "Pronto a passare all'azione"
Le indagini hanno permesso di accertare che il giovane, che stava attraversando un rapido processo di radicalizzazione, annotano gli inquirenti, "era pronto a passare all’azione e stava elaborando un progetto di un attentato incendiario nella zona in cui vive". Nella perquisizione che ha accompagnato il fermo, il minore è stato inoltre trovato in possesso di numerosissimi contenuti riconducibili allo Stato Islamico, compresi video di esecuzioni e manuali relativi alle armi ed al confezionamento di ordigni, che diffondeva anche sulla rete, esortando gli altri giovani internauti a passare all’azione.

Smantellata una rete di sostenitori del Daesh
L’attività investigativa, svolta anche con i contribuiti degli 007 del comparto Intelligence e delle forze di polizia straniere, ha fatto emergere l’appartenenza del minore a una rete di giovani internauti sostenitori del Daesh, presenti in diversi Paesi d’Europa e d’America. Molti di loro sono stati tratti in arresto nelle scorse settimane.

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