sabato 19 marzo 2022
Via libera al decreto taglia-costi per 4,4 miliardi, finanziato con una tassa del 10% sugli extra-profitti delle imprese del settore. Il bonus sociale esteso a 1,2 milioni di famiglie in più
Benzina giù di 25 cent per un mese. Bonus di 200 euro, rate per le imprese

Ansa

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Un taglio di 25 centesimi al prezzo dei carburanti per un mese. E poi fondi per la cassa integrazione in deroga, le bollette a rate e i crediti di imposta per le imprese, l’allargamento del bonus sociale per le famiglie. Ma anche sostegni al turismo, all’autotrasporto e all’agricoltura. Sono le novità emerse dal Consiglio dei ministri di ieri sera, illustrate da Draghi e i ministri in una conferenza stampa.

«Abbiamo preso provvedimenti importanti per dare risposte al paese per la guerra in Ucraina - ha detto il capo del governo - aiutiamo cittadini e imprese a sostenere i rincari con particolare attenzione ai bisognosi e alle imprese più esposte». L’intervento vale 4,4 miliardi, «gran parte» dei quali, ha detto il premier, arriveranno non dal bilancio pubblico ma dalla tassazione al 10% degli «straordinari profitti» conseguiti negli ultimi mesi dai produttori di energia con il boom dei prezzi.

Draghi ha sottolineato più volte come alla crisi vada data una risposta europea. Partendo dalla fissazione di un tetto massimo per il gas di cui si parlerà al prossimo Consiglio Ue e arrivando a un fondo per l’emergenza energetica finanziato dall’Unione e non dai Paesi membri, sulla falsariga del Recovery, che «va assolutamente fatto».

Tornando alle misure varate, su benzina, gasolio e Gpl l’intervento vale in tutto 25 centesimi al litro di sconto, che durerà fino proseguirà alla fine di aprile. Poi si vedrà che fare in base all’evoluzione dei mercati e della guerra. Certo è, ha detto Draghi, che «le speculazioni non sono più tollerabili, è una questione di sicurezza nazionale». Nel pomeriggio le bozze di un decreto firmato dal Mef e dalla Transizione ecologica indicavano un taglio di 10 centesimi al litro, ottenuti con una riduzione delle accise pari a circa 8,5 cent, finanziata dai maggiori introiti Iva determinati dal boom dei prezzi del greggio. Troppo poco, secondo i consumatori e gli stessi partiti di maggioranza. Poi dal Consiglio dei ministri è arrivata la notizia che il taglio complessivo saliva di altri 15 cent. Altra novità è che per tutto il 2022 l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti non concorre alla formazione del reddito sarà pertanto esentasse - fino al limite di 200 euro per lavoratore. Sul lato energia, il decreto legge prevede un’estensione del bonus sociale per le famiglie , il meccanismo che consente di sterilizzare gli aumenti delle bollette. La platea viene allargata a 5,2 milioni di famiglie dagli attuali 4 milioni, attraverso un innalzamento del tetto Isee da 8mila a 12mila euro. Per le imprese c’è invece la possibilità di rateizzare le bollette di luce e gas di maggio e giugno fino a 24 rate mensili, rateizzazione che era già consentita per le utenze domestiche.

Sono previsti poi contributi sotto forma di credito di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas anche nel secondo trimestre del 2022. Una misura destinata ora anche alle aziende che non rientrano fra quelle a forte consumo di energia. Un altro articolo dispone poi che il credito di imposta riconosciuto alle imprese energivore è cedibile, anche a istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. Per fronteggiare le crisi aziendali arrivano 150 milioni per la Cig in deroga: sono destinati ai datori di lavoro che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale e potranno essere utilizzati entro il 31 dicembre. Previsto quindi il taglio dei pedaggi per l’autotrasporto per 20 milioni e fondi per 195 milioni per il sostegno di agricoltura e pesca. Per il settore turistico c’è un credito d’imposta che coprirà il 50% della seconda rata Imu per alberghi, fiere, terme e parchi tematici.

Gli interventi approvati riguardano sia famiglie che imprese, ma «l’esigenza in questo momento di difficoltà nel reperimento delle materie prime è che il nostro sistema delle imprese sopravviva bene e continui a lavorare», ha sottolineato il ministro dell’Economia Daniele Franco.

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