mercoledì 23 gennaio 2013
​Ieri la giunta guidata da Michele Emiliano ha approvato l'istituzione del Registro delle unioni civili. Il presidente Vincenzo Santandrea: «Anche Bari si allinea alle lobby che vogliono smantellare la famiglia».
COMMENTA E CONDIVIDI

«E così anche il comune di Bari si allinea alle grandi lobby nazionali e internazionali che perseguono un disegno preciso: smantellare la famiglia attraverso strumenti senza senso quali il registro delle unioni civili», è il duro commento di Vincenzo Santandrea, presidente del Forum delle Associazioni Familiari di Bari all'approvazione (avvenuta martedì, ndr) del Registro delle Unioni civili nel capoluogo pugliese, in aggiunta al registro anagrafico già in vigore dal 2007.Nel comunicato diffuso dal Forum delle associazioni familiari di Bari si sottolinea che nel programma con cui Michele Emiliano è stato eletto sindaco non si parla di unioni civili e di registro di unioni civili. «Si dice invece che è indispensabile rafforzare le politiche di sostegno alla famiglia intesa come cellula fondamentale della vita sociale e della comunità locale, di sviluppare politiche familiari che tengano conto dei carichi di cura, della formazione di quel capitale sociale primario che sono i figli, di istituire strumenti e modelli innovativi  (agenzia della famiglia). Insomma di realizzare politiche familiari che non riguardino solo il welfare ma diventano trasversali nell’azione amministrativa».Inoltre, nel marzo del 2010 il Comune di Bari ha sottoscritto un protocollo di intesa con il Forum delle associazioni familiari, con cui l’Amministrazione comunale si impegnava a creare un Laboratorio per le politiche familiari a Bari. «Tutto questo è stato dimenticato, non è più prioritario nel percorso di questa amministrazione, è divenuta una grande inadempienza programmatica - accusa Santandrea -. Alle parole, tante, non seguono fatti, scarsi o pari a zero».Il Forum delle Associazioni Familiari - si legge nel comunicato - verificherà ogni percorso giuridico-amministrativo per annullare la decisione assolutamente non condivisa assunta dall’amministrazione  comunale di Bari.«Per noi la famiglia è semplicemente quella definita dall’articolo 29 della Costituzione italiana: realtà naturale fondata sul matrimonio, essa si compie intorno a relazioni sociali caratterizzate da responsabilità, stabilità, differenza sessuale, generatività - continua il testo diffuso dal Forum delle associazioni familiari di Bari -. In tal senso essa è generativa di coesione e di benessere sociale e va protetta e valorizzata. E non si tratta di un credo religioso, non è una invenzione della Chiesa, perché la famiglia preesiste alla stessa cristianità; è, invece un istituto giuridico finalizzato a garantire l’ordine delle generazioni».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: