martedì 24 maggio 2011
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Dopo un week end all’insegna della tensione, ieri - finalmente - i primi segnali di pace. C’è stata infatti una rapida “stretta di mano”, tra il sindaco di Milano uscente Letizia Moratti e lo sfidante di centrosinistra Giuliano Pisapia. I due si sono incontrati ai giardini Falcone Borsellino per la cerimonia commemorativa del 19° anniversario della strage di Capaci. Dopo il confronto a Sky era sceso il Gelo: alla Moratti che lo aveva accusato di essere stato amnistiato (mentre era stato assolto) per un furto d’auto avvenuto durante gli anni di piombo, l’avvocato non aveva voluto stringere la mano. Ieri è successo il contrario.«Ho stretto la mano che mi ha dato come faccio sempre – ha spiegato Pisapia – con tutte le persone gentili e cortesi. Siccome sono gentile e cortese do la mano a chi me la porge». E anche Moratti stempera: «Mi ha fatto molto piacere».Un gesto di disgelo, che è arrivato dopo le nuove accuse, diffuse in mattinata attraverso un video messaggio, del premier Silvio Berlusconi, che poi in serata è passato in città per un gala intitolato alla sorella Maria Antonietta, deceduta due anni fa. «Milano – dice il Cavaliere nel filmato – non può diventare, alla vigilia dell’Expo 2015, una città islamica, una zingaropoli di campi rom assediata dagli stranieri e che darebbe loro anche il diritto di voto nelle consultazioni municipali. Pisapia prende il caffè con i centri sociali...». Ma il candidato sindaco del centrosinistra non si scompone e replica: «Berlusconi? È così bugiardo che non si può credere neanche al contrario di quello che dice». E poi ironicamente: «Il caffè? Di solito lo prendo con professionisti, imprenditori, lavoratori, con la parte buona della città». Sul nodo moschea interviene, a difesa dell’avvocato, Milly Moratti, cognata del sindaco uscente, e candidata alle comunali nel centrosinistra (ha appoggiato Pisapia con una sua lista civica, riscuotendo più di 1.700 preferenze, tanto che si parla per lei di una possibile delega nella prossima giunta). Milano, ha ricordato Milly Moratti, è una città che si è sempre distinta «per lo scambio con culture nuove e per la sua spiritualità» e per «l’integrazione e l’aiuto. Come fa da sempre la diocesi ambrosiana». Per questo, aggiunge, «penso sia giusto che ognuno abbia il suo centro di culto». Pisapia, ha detto invece Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset «non farà un colpo di Stato, anche se io preferisco Letizia». E intanto Letizia Moratti si impegna sul fronte “recupero”. Di giorno parlando dei temi della città, alla sera invece cercando di dialogare con i quartieri, anche attraverso iniziative ludiche. Impazzano infatti le “grigliate di Letizia”. Non solo, si fa vedere in giro accompagnata dal suo predecessore Gabriele Albertini, scelto come testimonial della campagna verso il ballottaggio, per l’appeal che sa riscuotere tra i concittadini. Anche il presidente della Lombardia Roberto Formigoni è impegnato sul campo a favore del sindaco uscente. «Mi asterrò o annullerò la scheda», ha intanto dichiarato il candidato del Nuovo Polo (l’asse Api, Fli e Udc), Manfredi Palmeri, in vista dei ballottaggi. Anche se il portavoce del candidato sindaco del centro sinistra, Maurizio Baruffi, afferma che è «possibile un dialogo con l’Udc sui temi concreti e sulla buona politica». Ieri pomeriggio, dopo un incontro a margine di un convegno con Martin Schulz (presidente del gruppo parlamentare dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici presso il Parlamento europeo), Pisapia ha avuto un colloquio con il questore del capoluogo lombardo Alessandro Marangoni, al quale ha esternato le suo preoccupazioni per il clima di tensione che c’è in città a riguardo del ballottaggio. Oggi invece sarà ad un incontro con le Acli, mentre in serata gli esponenti del Pd Patrizia Toia e Fabio Pizzul dovrebbero diffondere un manifesto a suo favore e del centrosinistra.
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