lunedì 30 maggio 2011
Netta affermazione a Milano, Napoli, Cagliari e Trieste. La Lega perde il feudo di Novara. Il centrodestra si consola conquistando Rovigo e Cosenza. 4 le conferme: al Pd Pordenone, Rimini, Grosseto e Crotone. Pisapia: «C'era bisogno di un cambiamento». Boom di preferenze per De Magistris: «Sarò il sindaco di tutti». Migliaia di persone in piazza Duomo a Milano e in piazza Municipio a Napoli per i festeggiamenti.
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- De Magistris: ho vinto con il voto popolare

Fase nuova probabilmente
di Marco Tarquinio
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Milano e Napoli, ma anche Trieste, Novara e Cagliari. Il centrosinistra trionfa con Pisapia e De Magistris, ma la vittoria ha anche il colore dei sindaci strappati al Pdl e alla Lega nei due capoluoghi del Nord e in quello isolano. È un secco 9 a 4 a favore del centrosinistra il risultato dei ballottaggi per i sindaci di 13 capoluoghi. Ancor più netto se sommiamo i risultati del primo turno, arrivando così a 22 a 8. Il centrodestra si consola solo con la conquista al Nord di Rovigo e al Sud di Cosenza, dove i sindaci uscenti erano del Pd.Vittorie, dunque, a suon di percentuali molto alte e di veri e propri ribaltoni rispetto sia al primo turno che alle passate elezioni. Milano è l’esempio più netto. Giuliano Pisapia, candidato "vendoliano" del centrosinistra, conferma e rafforza il risultato del primo turno, passando dal 48,05% al 55,1, mentre il sindaco uscente Letizia Moratti non va oltre il 44,9 rispetto al 41,58. Ancora più netto il successo del candidato dell’Idv, sostenuto al ballottaggio anche dal Pd, Luigi De Magistris. L’ex pm quasi triplica la percentuale del primo turno passando dal 27,5% al 65,4 (il candidato del Pd Mario Morcone era arrivato terzo col 22). Opposto il risultato del candidato del Pdl, Gianni Lettieri che in quindici giorni scende dal 38,53% al 34,6.Non meno netti e forse altrettanto sorprendenti i successi nei tre capoluoghi tolti al centrodestra. A Novara, feudo leghista e in particolare del governatore del Piemonte, Roberto Cota, proprio il candidato del carroccio Mauro Franzinelli non riesce a confermare il risultato del primo turno. Si ferma, infatti, al 47,1% rispetto al 45,89. Diventa così sindaco Andrea Ballarè, che con un vero e proprio exploit passa dal 31,2% al 52,9. Era invece nell’aria il successo del centrosinistra a Trieste, dove Roberto Cosolini era arrivato al 40,67% rispetto al 27,56 di Roberto Antonione. Ieri è finita 57,5% a 42,5. Ancora più secca la sconfitta del centrodestra a Cagliari, a conferma del malessere isolano nei confronti della maggioranza (al primo turno aveva già perso Olbia e Villacidro). Nel capoluogo sardo diventa così sindaco Massimo Zedda che passa dal 45,15 del primo turno al 59,4, mentre Massimo Fantola addirittura cala dal 44,71% al 40,6.Per il centrosinistra ci sono poi quattro conferme, sia del primo turno che della passata consiliatura. A Pordenone è così sindaco Claudio Pedrotti che in due settimane sale dal 40,56% al 59,6, mentre il candidato del centrodestra Giuseppe Pedicini passa dal 35,63% al 40,40. A Rimini al primo turno era prevalso col 37,94% Andrea Gnassi che ieri è diventato sindaco arrivando al 53,4, contro il 46,5 di Gioenzo Renzi che aveva ottenuto il 34,78. Analogo il voto a Grosseto, dove Emilio Bonifazi viene confermato sindaco col 57,3% (due settimane fa al 45,83), contro il 42,7% di Mario Lolini che cresce comunque rispetto al 35,41. L’ultimo successo del centrosinistra, quello di Crotone, è anche l’unica vittoria in Calabria, regione che passa per il resto nella mani del centrodestra. Nel capoluogo jonico il sindaco uscente Giuseppe Vallone la spunta nettamente su Dorina Bianchi, candidata Pdl-Udc ma sconfessata da Pier Ferdinando Casini. Al primo turno era finita 35,67% a 20,35. Ieri 59,4% a 40,6.Le quattro vittorie del centrodestra sono una conferma e tre novità. A Varese il sindaco leghista Attilio Fontana viene rieletto col 53,9% rispetto al 46,1 di Luisa Oprandi, un risultato in linea col voto del primo turno quando a sorpresa, in una città simbolo del "carroccio", pur per un soffio era stato necessario ricorrere al ballottaggio. Anzi il candidato del centrosinistra ha ulteriormente migliorato, visto che due settimane fa era finita 49,36 a 30,25. Sul filo del rasoio la vittoria a Rovigo dove il centrodestra strappa la poltrona di sindaco al centrosinistra. Bruno Piva arriva al 51%, rispetto al 42,79 del primo turno, mentre a Federico Frigato non basta quasi raddoppiare passando dal 26,51% al 49. Più netto il risultato a Iglesias dove Gino Perseo sale dal 49,9% al 52,5, staccando Marta Testa che passa dal 46,07% al 47,5. Molto dura, infine, per il Pd la perdita di Cosenza, da sempre appannaggio della sinistra (basti ricordare lo storico leader del Psi, Giacomo Mancini). Vince Mario Occhiuto col 53,3% (aveva il 45,61), malgrado il recupero di Enzo Paolini che passa dal 26,89% al 46,7. LE PROVINCIALInisce a 4 a 2 per il centrosinistra la sfida dei sei ballottaggi per le province. E tra i due turni è 7 a 4, sempre a favore del centrosinistra, che al secondo turno strappa al centrodestra Pavia e Macerata, lasciando però Reggio Calabria. La conferma di un risultato più positivo al Nord con ribaltamenti di risultati come a Pavia, o il quasi "pareggio" di Vercelli, che vedono come protagonisti i "teodem" del Pd, Daniele Bosone e Luigi Bobba. Mentre a Macerata si dimostra vincente il "modello Marche" dell’alleanza Pd-Udc, fortemente voluto da Pier Ferdinando Casini.E partiamo dunque dal Nord. A Vercelli si conferma il centrodestra con Carlo Riva Vercellotti che raggiunge il 50,9%, ma salendo poco rispetto al 49 del primo turno. Mentre l’ex presidente delle Acli, Luigi Bobba per il Pd sale dal 32,95% di due settimane fa al 49,1. Un sorpasso mancato di poco e che invece a Pavia riesce a Daniele Bosone che partendo dal 33,82% arriva al 51,2, mentre Ruggero Invernizzi si ferma al 48,8, rispetto al 44,11 del primo turno. A Mantova due settimane fa era finito in un pareggio. Molto diverso il risultato di ieri. Così il Pd Alessandro Pastacci passa dal 41,81% al 57,3, mentre per il centrodestra Gianni Fava cresce solo dal 41,09 al 42,7. A Trieste il centrosinistra conferma la presidente Maria Teresa Poropat che al primo turno si era fermata al 48,48%. Ieri è arrivata al 58,67%, mentre per il centrodestra Giorgio Ret è comunque salito dal 29,33% al 41,33.L’altra provincia strappata al centrodestra è Macerata dove ha funzionato l’alleanza tra Pd, Udc, Api e Idv. Al primo turno era finita quasi in pareggio col centrosinistra in leggero vantaggio, 43,11% a 42,76. Al secondo l’ha spuntata col 54,6% Antonio Pettinari mentre il presidente uscente Franco Capponi non è andato oltre il 45,4. Situazione inversa a Reggio Calabria dove il centrosinistra perde dopo anni di maggioranza. Ed anche qui lo sconfitto è il presidente uscente. Vince, infatti, Giuseppe Raffa (ex sindaco del capoluogo) che partendo dal 45,50 del primo turno arriva al 52,7, sconfiggendo l’uscente Giuseppe Morabito, malgrado quest’ultimo riesca a risalire dal 26,58% al 47,3.Ricordiamo che al primo turno il centrosinistra aveva già incassato Gorizia, Ravenna e Lucca, mentre al centrodestra erano andate Treviso e Campobasso, tolta al centrosinistra. Antonio Maria MiraLE ELEZIONI PER I COMUNIMILANOPisapia (centrosinistra) 55,1 % - Moratti (centrodestra)  44,9 % NAPOLIDe Magistris (Idv) 65,4 - Lettieri (Cd) 34,6 CAGLIARIZedda (CSs 59,4% - Fantola (Cd) 40,6 % TRIESTECosolini (Cs) 57,5% - Antonione (Cd) 42,5 %.GROSSETOBonifazi (Cs) 57,3% - Lolini (Cd) 42,7% NOVARABallaré (Cs) 52,9% - Franzinelli (Cd) 47,1% VARESEOprandi (Cs) 46,1% - Fontana (Cd) 53,9% COSENZAPaolini (Idv-Sel-Verdi) 46,7% - Occhiuto (Cd) 53,3% LE ELEZIONI PER LE PROVINCETRIESTE Poropat (Cs) 58,7% - Ret (Cd) 41,3 PAVIABosone (Cs) 51,2 % - Invernizzi (Cd) 48,8%MANTOVAPostacci (Cs) 57,3% - Fava (Cd) 42,7%VERCELLI Bobba (Cs) - 49,1 - Vercellotti (Cd) 50,9 %
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