sabato 6 novembre 2010
Secondo indiscrezioni, MIchele Misseri avrebbe addossato la responsabilità dell'omicidio alla figlia. Il proprio ruolo nella vicenda sarebbe limitato alla fase dell'occultamento del cadavere. Non si sa per ora se Michele abbia tirato in ballo altre persone, ma pare che non sia così.
COMMENTA E CONDIVIDI
Alcuni carabinieri del Ris sono entrati poco fa a casa Misseri probabilmente per effettuare un nuovo sopralluogo. Non si esclude che ciò possa essere messo in relazione alle dichiarazioni fatte ieri daMichele Misseri nel lungo interrogatorio durante il quale - secondo indiscrezioni - avrebbe indicato nella figlia Sabrina la responsabile dell'omicidio della nipote Sarah Scazzi. Davanti all'abitazione - dalla quale sono tenuti a distanza i cronisti - ci sono il difensore di Michele, Daniele Galoppa, e la criminologa di parte, Roberta Bruzzone. Michele Misseri avrebbe addossato la responsabilità dell'omicidio alla figlia Sabrina. Il proprio ruolo nella vicenda sarebbe limitato alla fase dell'occultamento del cadavere. Non si sa per ora se Michele Misseri abbia tirato in ballo altre persone, ma pare che non sia così. Avrebbe d'altro canto detto di non aver stuprato il corpo della piccola Sarah già morta, cosa che invece aveva confessato nei primi interrogatori. Resta da chiarire se sia stato confermato che il delitto è stato commesso nel garage di casa Misseri. La violenza sul corpo di Sarah negli esami compiuti dal medico legale incaricato dalla procura, Luigi Strada, non era stata accertata a causa delle condizioni del corpo rimasto in acqua per oltre 40 giorni. Lo stesso Strada aveva prelevato tracce di materiali organici per tentare di accertare l'eventuale violenza sessuale attraverso esami più complessi, sottolineando tuttavia in dichiarazioni pubbliche che probabilmente neppure questi esami avrebbero potuto accertare la violenza proprio per la precarietà delle condizioni del cadavere. Gli esami sono ora in corso da parte dei carabinieri dei Ris, ma secondo primi risultati resi noti nei giorni scorsi - sempre da indiscrezioni - la violenza non verrebbe accertata.L'interrogatorio di Michele Misseri e' durato circa cinque ore. Con lui c'erano il suo difensore, avvocato Daniele Galoppa e la consulente criminologa Roberta Bruzzone. L'interrogatorio si e' svolto nel carcere di Taranto davanti ai magistrati inquirenti, Mariano Buccoliero e Pietro Argentino, il procuratore della Repubblica, Franco Sebastio, gli investigatori di polizia giudiziaria, il comandante del reparto operativo di Taranto dei carabinieri, col.Antonio Russo, e il comandante provinciale dei Carabinieri di Taranto, Giovanni Di Blasio.I difensori di Sabrina Misseri, gli avvocati Vito Russo e Emilia Velletri, hanno depositato alla cancelleria del gip del tribunale di Taranto Martino Rosati parere negativo sulla richiesta della Procura di esaminare in incidente probatorio il papà di Sabrina, Michele Misseri, reo confesso dell'omicidio della nipote quindicenne, Sarah Scazzi. Secondo i difensori di Sabrina, che è stata chiamata in correità dal padre ed è detenuta per sequestro di persona e concorso in omicidio, non esiste il pericolo, come invece indicato dalla Procura, che Michele Misseri possa, a distanza di tempo dai fatti sotto inchiesta, dimenticare elementi importanti di quanto avvenne il 26 agosto scorso, giorno in cui Sarah scomparve e venne uccisa. Gli stessi legali giudicano "inopportuno" l'incidente probatorio anche perché le indagini sono ancora in corso e chiedono in subordine, nel caso in cui il gip accolga la richiesta della Procura di mettere a confronto Michele Misseri con sua figlia Sabrina.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: