venerdì 9 dicembre 2011
Lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia alla Camera. Le misure hanno «effetti restrittivi sul Pil stimabili in mezzo punto percentuale nel prossimo biennio. La lotta all'evasione è prioritaria anche per prevedere un calo delle tasse».
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La manovra è «necessaria e urgente» per ristabilire il merito di credito del nostro Stato ed evitare conseguenze estremamente gravi e durature sull'economia reale. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nel corso di un'audizione davanti alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera e Bilancio del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul decreto legge anticrisi.«Le manovre varate a luglio, agosto e dicembre dimostrano la determinazione dell'Italia a riequilibrare durevolmente i conti pubblici; rendono possibile conseguire gli obiettivi annunciati: il pareggio dei conti nel 2013 resta il punto di riferimento della politica di bilancio», ha detto Visco dando una valutazione d'insieme della politica di bilancio italiana. «I nuovi interventi si concentrano per circa due terzi sulle entrate, portando la pressione fiscale intorno al 45%», ha detto il governatore. Bankitalia quantifica in circa 0,5 punti di Pil l'effetto recessivo della manovra sulla crescita tra 2012 e 2013, ma spiega che «l'impatto potrebbe essere in larga parte compensato» se il calo dei rendimenti sui titoli di Stato decennali osservato nei giorni immediatamente successivi all'emanazione del decreto «si confermasse e si estendesse all'intero arco della curva per scadenza».Poiché l'incertezza sulla congiuntura economica resta «straordinariamente levata» nei prossimi trimestri, Visco sollecita il governo a intensificare lo sforzo «per assicurare il ritorno a tassi di crescita più elevati, il recupero della competitività delle imprese e una maggiore creazione di posti di lavoro» soprattutto a favore dei giovani.«Una risoluta azione di contrasto all'evasione fiscale rimane prioritaria - ha affermato Visco -. Dall'emersione di base imponibile e dalla razionalizzazione della spese potrà determinarsi la riduzione della pressione fiscale necessaria per dare maggiore stimolo a imprese e occupazione».Il governatore chiede anche di accelerare la riforma degli estimi catastali perché il valore di mercato degli immobili è molto superiore all'imponibile fiscale e auspica una ulteriore riduzione della soglia di uso del contante, che la manovra porta a 1.000 euro.
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