mercoledì 27 aprile 2022
L’astronauta italiana starà a bordo della Iss, la Stazione spaziale internazionale, per la “Spedizione 67-68”: poco meno di cinque mesi di lavoro, su decine di esperimenti scientifici
Gli astronauti Kjell Lindgren, Robert Hines e Samantha Cristoforetti prima del lancio su SpaceX Falcon 9 a Cape Canaveral, in Florida, negli Stati Uniti

Gli astronauti Kjell Lindgren, Robert Hines e Samantha Cristoforetti prima del lancio su SpaceX Falcon 9 a Cape Canaveral, in Florida, negli Stati Uniti - Reuters

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Samantha Cristoforetti è in orbita per la sua seconda missione. E da questa notte, salvo inconvenienti, l’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) sarà a bordo della Iss, la Stazione Spaziale Internazionale, per iniziare la “Spedizione 67-68”. Poco meno di cinque mesi di lavoro, su decine di esperimenti scientifici, in particolare di biomedicina, sei dei quali realizzati da laboratori di ricerca italiani sotto il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Il lancio di mercoledì alle 9,52 in Italia (le 3,53 in Florida) del collaudato razzo Falcon 9 della Space X di Elon Musk ha portato in orbita Samantha e i suo tre compagni di missione: Kjell Lindgren, comandante della missione, Bob Hines e Jessica Watkins.
La Cristoforetti, 45 anni compiuti due giorni fa, nata a Milano ma subito trasferita nella sua Malé, cittadina del Trentino, è un’ex pilota e ufficiale dell’Aeronautica Militare, ed è alla sua seconda missione. E’ mamma di due bimbi: Kelsi Amel, di 6 anni, e Dorian Lev, di 2 anni. Il suo compagno, Lionel Ferra, francese, è un ingegnere che da anni lavora all’addestramento degli astronauti al Centro Esa di Colonia. Selezionata dall’Esa come astronauta nel 2009 in un team di sei astronauti che comprende anche Luca Parmitano e il tedesco Matthias Maurer (che incontra ora in orbita, poiché già sulla Stazione Spaziale dallo scorso 11 novembre) sulla navicella Crew Dragon ha il ruolo di ingegnere di bordo, e poi sulla ISS assumerà il ruolo di Responsabile del segmento statunitense della Iss: “Lavorerò direttamente su una ventina di esperimenti, molti dei quali ideati da ricercatori italiani sotto il coordinamento dell’Asi” – ci ha detto Samantha durante l’ultima conferenza stampa prima del lancio – “e poi su altri che già sono iniziati precedentemente con il lavoro di altri astronauti”. Sono in programma sperimentazioni analizzando la funzionalità ovarica attraverso la coltura di cellule di tessuto ovarico. Si studierà il comportamento del tessuto in assenza di gravità, con l'obiettivo di cercare nuovi bersagli terapeutici. E poi, potrebbe esserci la possibilità di compiere una “passeggiata spaziale”, quelle tecnicamente note come attività extraveicolari. Sarebbero le prime per Samantha Cristoforetti: “Potrebbe accadere” – dice l’astronauta italiana – “al momento non è in programma, ma mi sono addestrata per compiere attività extraveicolari con lo scafandro russo Orlan, e quindi potrei effettuare una passeggiata esterna con un cosmonauta russo”.
La spedizione numero 67-68 alla ISS, battezzata “Minerva”, è iniziata mercoledì mattina, alle 9,52 ora italiana. Ma in Florida erano le 3,52, e quindi si è trattato di un lancio in notturna. Un lampo nella notte che ha illuminato lo spazioporto di Cape Canaveral, dove il razzo Falcon 9 di Space X si è sollevato puntuale, e ha portato la navicella Crew Dragon fino ad una quota orbitale iniziale, che verrà poi man mano posizionata nella giusta inclinazione e quota orbitale, fino a 400 chilometri d’altezza, che consentirà l’attracco alla Iss nella notte, alle 2,45 ora italiana. Il primo stadio del vettore, già utilizzato in precedenti missioni, è rientrato puntale atterrando automaticamente al suolo 10 minuti dopo aver portato il secondo stadio e la navicella con gli astronauti a quasi 40 chilometri d’altezza. Poi, la corsa definitiva fino ai 400 chilometri per dare via all’inseguimento della Iss.
Una manovra che si svolge in modalità automatica, ma che non è mai banale, alla velocità orbitale di 27.800 chilometri orari. La missione di AstroSamantha è la Crew 4, sesto lancio con equipaggio delle navicelle di Space X, e darà il cambio alla Crew 3 del tedesco Maurer, che rientrerà con ammaraggio fra 4 giorni.

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