lunedì 28 maggio 2012
​Tutti assolti i cinque imputati nel processo sui presunti abusi sessuali ai danni di bambini della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. Dura reazione dei genitori: urla e malori.
SECONDO NOI Un'occasione per cambiare mentalità
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​Tutti gli imputati nel processo sulla vicenda di presunti abusi sessuali sui bambini di una scuola materna di Rignano Flaminio, nei pressi di Roma, sono stati assolti oggi dal Tribunale di Tivoli perché il fatto non sussiste.Le maestre Silvana Magalotti, Patrizia del Meglio e Marisa Pucci, Gianfranco Scancarello - marito di Del Meglio e autore tv - e la bidella Cristina Lunerti erano accusati di atti osceni, maltrattamenti, sottrazione di persone incapaci, sequestro di persona, violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenni, violenza di gruppo e atti contrari alla pubblica decenza."Non è incredibile la sentenza di oggi, è incredibile invece che in un paese civile ci vogliano sei anni per accertare l'innocenza degli imputati", ha commentato invece l'avvocato Franco Coppi, uno dei difensori.La vicenda aveva preso avvio nell'aprile 2007, con l'arresto di sette persone accusate di aver abusato di un numero imprecisato di bambini in età prescolare, arrivando anche a narcotizzarli per renderli più docili e pronti ad obbedire.L'inchiesta era stata aperta nel 2006 sulla base delle denunce di alcuni genitori, preoccupati dai comportamenti dei loro figli. Nel 2010 i cinque erano stati rinviati a giudizio, mentre la posizione di una maestra e di un benzinaio erano state archiviate."Siamo molto amareggiati per questa sentenza perché significa che i giudici non hanno dato credito a quanto è emerso dall'indagine", ha detto l'avvocato Pietro Nicotera, che rappresentava la parte civile.Gli imputati hanno sempre respinto le accuse, e dalle indagine condotte dai Ris dei carabinieri non erano emerse tracce di Dna o impronte digitali a loro riconducibili.Gli avvocati di parte civile Antonio Cardamone e Luca Milani, in una dichiarazione congiunta, hanno detto che "la sentenza ci lascia l'amaro in bocca. Un punto fermo era l'incidente probatorio, il quale aveva concluso per l'esistenza di questi abusi. Ma il tribunale ha deciso di non condividere questa conclusione negando con formula assolutoria la sussistenza dell'abuso. Aspettiamo le motivazioni per comprendere".Urla di gioia da una parte e disperazione dall'altra hanno accompagnato la lettura del dispositivo della sentenza del processo sui presunti abusi alla scuola Olga Rovere di Rignano. Dentro l'aula del Tribunale di Tivoli i genitori dei bambini, a quanto si apprende, hanno inveito contro i giudici, insultando la magistratura. Una mamma si sarebbe sentita male e sul posto è arrivata un'ambulanza. Fuori invece l'urlo di liberazione di parenti e amici degli imputati.

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