lunedì 17 febbraio 2014
​Anche in Italia arriva una nuova figura professionale che aiuta le mamme ad accudire il bambino appena nato come farebbe una sorella o un'amica.
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C'erano una volte le mamme, le sorelle e le amiche del cuore. Un aiuto indispensabile per le neo-mamme alle prese con un bambino appena nato da accudire, tra dubbi, stranchezza e mille cose da fare in casa. Una miniera di consigli, rassicurazioni e piccolo gesti quotidiani indispensabili soprattutto quanto la tristezza si fa sentire e la paura di non essere all'altezza è tanta. L'80% delle donne dopo il parto è colpita dal "baby blues", una flessione del tono dell'umore che può trasformare il periodo dell'allattamento in un'altalena di sentimenti contrastanti. Per le donne che non possono contare sull'aiuto di una persona vicina, perché non ce l'hanno o vivono in città che non è la loro, arriva una figura professionale del tutto nuova in Italia: la MamAssistant. Le prime dieci "amiche delle mamme" hanno appena concluso il percorso formativo e sostenuto l'esame finale del progetto lanciato dall'associazione culturale La Lunanuova e dalla Cooperativa Altana-La Casa Tagesmutter, e sono pronte a entrare nelle case delle puerpere milanesi. La Mother assistant è una figura pubblica che in paesi come Olanda, Inghilterra, Francia, si prende cura della mamma. ll progetto milanese ha una doppia funzione: non solo sostenere le puerpere, ma anche dare una nuova occasione lavorativa a quelle donne che, per motivi vari, si sono trovate fuori dal mercato del lavoro. Non a caso le prime dieci assistenti sono quasi tutte laureate e hanno già svolto qualche attività, abbandonata magari per accudire i figli piccoli o cessata per la crisi. Da febbraio avranno una nuova occasione, che è anche un pò una missione: stare vicino a mamme in crisi come potrebbe fare una sorella, un'amica, non sostituendole ma affiancandole nella cura del bambino. Chi nei giorni bui del baby blues non ha sognato una salvatrice che facesse un salto in farmacia, apparecchiasse la tavola, le tenesse compagnia nel momento del bagnetto o della visita del pediatra? Non una baby sitter che tiene il bambino mentre si va dal parrucchiere, né una colf che sbriga le faccende mentre ci si chiude in bagno a piangere, ma una figura a sostegno. Non una figura sanitaria né una consulente per l'allattamento, ma un supporto amichevole e concreto, per dare alla mamma la giusta tranquillità per accudire il suo bambino, nella certezza di essere a sua volta sostenuta. E se poi ci fosse qualche problema più serio, la MamAssistant - formata in pedagogia, psicologia, fisiologia e puericultura - farà da tramite tra la mamma e il pediatra o l'ostetrica. Le prime assistenti delle mamme sono già state opzionate da alcune frequentatrici dell'associazione in attesa di gemelli, ma sono disponibili per tutte le puerpere senza aiuti. Se poi il progetto, avrà successo, non è detto che non si riesca a esportarlo in altre città.
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