mercoledì 18 settembre 2019
Nella bozza che verrà portata al prossimo Cdm anche la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, sconti scuolabus green e spesa a domicilio. Costa: ambiente al centro dell'azione di governo
Arriva il decreto clima: bonus rottamazione auto e prodotti alla spina
COMMENTA E CONDIVIDI

Aveva promesso un Green New Deal, un piano di investimenti sull’ambiente, su cui poggiare la richiesta di flessibilità in Europa. E il primo atto del governo Conte 2 – probabilmente all’esame del prossimo Consiglio dei ministri – è proprio un decreto per il contrasto ai cambiamenti climatici e l’economia verde. Un testo di 14 articoli, nella versione in bozza, in cui si passa dal bonus di 2mila euro per la rottamazione delle auto più inquinanti, ad un maxi-sconto per la vendita di prodotti sfusi fino alla sforbiciata del 10% all’anno a partire dal 2020 dei cosiddetti "sussidi ambientalmente dannosi", che sottraggono alle casse pubbliche oltre 19 miliardi l’anno, fino ad azzerarli nel 2040. Senza dimenticare poi gli incentivi per gli scuolabus meno inquinanti ed il trasporto a domicilio (-20%), accanto ad un programma di rimboschimento soprattutto delle aree metropolitane. Un dl che «rimette l’ambiente al centro dell’azione di governo», dice il ministro Sergio Costa, perché anche «se venisse stralciato qualche passaggio o venisse rimandato di 10 giorni, l’importante è che il dibattito si sia aperto» con questo atto.
Nella rivoluzione verde del governo infatti si parte proprio dal bonus fiscale per i cittadini che risiedono in città metropolitane nelle zone interessate dalle procedure d’infrazione comunitaria (come Milano, Torino e Roma tra le grandi città e Catania, Campobasso e Genova tra quelle medie). Per gli abitanti in arrivo uno sconto di 2mila euro per la rottamazione di autovetture fino alla classe euro 4, sotto forma di credito d’imposta, che può essere utilizzato entro i cinque anni successivi per abbonamenti al trasporto pubblico locale, servizi di sharing mobility con veicoli elettrici o a zero emissioni. Ma la lotta ai cambiamenti climatici parte dal quotidiano, così per tre anni ci sarà «un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari e secondari». In più viene creato un fondo da 10 milioni l’anno per incentivare il servizio di scuolabus a ridotte emissioni. Così, per le famiglie che li sceglieranno sarà garantita una detrazione fino a 250 euro sulle spese sostenute.
Ma tra le novità, all’articolo 4, spunta anche un programma sperimentale di messa a dimora di alberi – anche nell’ambito di progetti di educazione e ricerca ambientale – per migliorare la qualità dell’aria fino a un massimo di 15 milioni di euro delle risorse assegnate per il prossimo anno al ministero dell’Ambiente. I territori all’interno dei parchi saranno considerate «zone economiche ambientali a regime economico speciale» e saranno previste detrazioni per le imprese ecosostenibili che vi nasceranno (previsti 10 milioni di euro). Così come c’è una predisposizione per la norma sull’end of waste, ovvero sulle regole per definire il fine vita dei rifiuti, per ora lasciata in bianco nella bozza di dl. Altre misure riguardano la necessità di tenere in considerazione nella valutazione delle opere la capacità di resilienza (adeguamento e adattamento) ai cambiamenti climatici; l’introduzione della Valutazione di impatto sanitario (Vis) per gli impianti compresi nei Siti di interesse nazionale, cioè le aree maggiormente inquinate del Paese. Molti invece i compiti assegnati alla Piattaforma per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria istituita presso presidenza del Consiglio presieduta dal premier Conte. Tra cui quello di individuare le aree con maggiori impatti delle emissioni, redigere un Programma nazionale la riduzione dell’inquinamento atmosferico, valutando anche l’impatto ambientale delle leggi.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: