martedì 18 ottobre 2011
Il 24enne è stato identificato e fermato nella Capitale dagli agenti della Digos. Il ministro dell'Interno  in Senato annuncerà una proposta per «nuove misure legislative». Il sindaco Alemanno vieta i cortei per un mese. Camusso: provvedimento sbagliato. Di Pietro: si torni alla Legge Reale. Vietti contrario a nuove norme.
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«Noi agenti nel mirino i più indignati di tutti»
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Un giovane studente romano di 24 anni é stato identificato e fermato nella Capitale dagli agenti della Digos, perché ritenuto tra i responsabili dei disordini avvenuti sabato scorso a Roma durante il corteo degli Indignati. Il giovane, che ha alcuni precedenti per stupefacenti ed è noto con il soprannome di "er pelliccia", è stato fermato sotto casa dagli agenti, guidati da Lamberto Giannini. Per i media era diventato una delle figure simbolo degli scontri, un'immagine che ha fatto il giro del mondo. Era stato immortalato da numerosi fotografi mentre, durante gli scontri del 15 ottobre scorso, impugnando un estintore, prima lo vuotava agitando l'erogatore in aria, poi lo lanciava verso le forze dell'ordine. E' stato proprio grazie a quelle immagini che la polizia scientifica è riuscita a identificare lo studente di 24 anni fermato dalla Digos a Roma e soprannominato "Er pelliccia". Per lui è scattato il fermo per resistenza pluriaggravata. Dopo la perquisizione nella sua abitazione, il giovane ha consegnato agli agenti alcuni dei vestiti utilizzati durante gli scontri. Alle prime domande degli agenti della Digos, si è giustificato dicendo di aver "usato l'estintore per spegnere l'incendio". Il 24/enne stato anche riconosciuto da un Funzionario della Questura che si trovava nelle vicinanze del giovane, lungo la 'traiettoria di tiro' dell'estintore. Determinante è stato il lavoro del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, diretto da Laura Tintisona. Una volta risaliti all'indirizzo di residenza dello studente, la Digos ha ottenuto dall'Autorità giudiziaria in tempi stretti un decreto di perquisizione, firmato dal sostituto Procuratore Tescaroli del Pool Antiterrorismo della Procura di Roma, diretto dal pm Pietro Saviotti.Due giorni dopo gli scontri di Roma, scatta il blitz delle forze di polizia: poliziotti e carabinieri hanno effettuato decine di perquisizioni e controlli in tutta Italia negli ambienti dell'anarco-insurrezionalismo e dell'estremismo più radicale, per cercare di individuare chi ha partecipato alla devastazione di due quartieri della capitale e ha contribuito in modo determinante al fallimento dell'intera manifestazione degli Indignati. Un blitz che non ha portato ad arresti anche se nel corso dei controlli, dicono gli investigatori, è stato trovato materiale interessante che dovrà essere analizzato. Al di là dell'esito, le perquisizioni di oggi sono la prima risposta dello Stato alle violenze di sabato in vista dell'informativa che il ministro Maroni farà domani al Senato. Ed è molto probabile che nei prossimi giorni, quando l'analisi dell'enorme mole di video e foto che stanno arrivando alla polizia avrà fornito qualche risposta più chiara sull'identità di chi ha partecipato agli scontri, scatteranno fermi e arresti. "L'obiettivo - dice la Polizia - è individuare e isolare coloro che vogliono impedire la democratica manifestazione del dissenso". Un'attività dunque che si inquadra in "un percorso investigativo finalizzato alla raccolta di prove". Qualcuna, ad esempio, gli investigatori l'hanno già trovata. Ad Ancona, nelle abitazioni di 6-7 militanti, sono stati sequestrati caschi, fumogeni, foulard e anche un bossolo dei lacrimogeni sparati sabato dalle forze di polizia. Gli uomini della Digos e della Stradale di Firenze hanno denunciato invece denunciato sei persone vicine all'area anarchica: li hanno sorpresi su un camper di ritorno da Roma con a bordo 2 maschere antigas, abiti di ricambio, un martello e protezioni antinfortunistiche. Quattro di loro, tutti ventenni, frequentano il 'Circolo Fuori Luogo' di Bologna, lo stesso dove oggi sono state eseguite una dozzina di perquisizioni e di cui fanno parte una trentina di persone coinvolte nell'inchiesta del 6 aprile scorso e per i quali la procura di Bologna chiederà a breve il rinvio a giudizio ipotizzando l'associazione per delinquere finalizzata all'eversione dell'ordine democratico. Nel capoluogo emiliano gli uomini della Digos hanno sequestrato maschere antigas, fumogeni, paracolpi per gambe e schiena, caschi integrali, passamontagna, bombolette spray. Le altre due persone a bordo del camper, un uomo e una donna che vivono in provincia di Pistoia, sono anche loro conosciuti nell'ambiente anarchico. E sempre all'area dell'anarco-insurrezionalismo e dell'estremismo radicale hanno puntato le perquisizioni a Milano, Padova e Torino: poliziotti e carabinieri sono andati a bussare alla porta di una decina di ventenni che facevano riferimento all'ex Bottiglieria, uno spazio occupato e sgomberato circa un anno fa a Milano; ad alcuni giovani legati al centro sociale Askatasuna di Torino e al movimento No Tav; agli attivi del 'Gramigna', il centro popolare occupato di Padova punto di riferimento degli anarchici del nord-est. Controlli anche a Palermo e Napoli. "Sono entrati nelle case di studenti e dirigenti sindacali, dicendo che cercavano armi - dice il portavoce del Laboratorio Insurgentia di Napoli, i cui attivisti sono stati perquisiti - Si tratta di un tentativo di intimidire, di diffondere paura e terrore verso chi si mobilità in questo paese". "Azioni che colpiscono nel mucchio - dicono dal centro sociale 'Vittorio Arrigoni' di Palermo, dove sono 4 i militanti controllati - solo perché i nostri compagni hanno partecipato alla manifestazione di Roma".MARONI: ANNUNCERO' NUOVE MISURE LEGISLATIVEIl ministro dell'Interno Roberto Maroni  in Senato annuncerà una proposta per "nuove misure legislative, che possano consentire alle forze dell'ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato". Lo ha riferito lo stesso Maroni ai giornalisti. "Domani riferirò in Senato - ha spiegato Maroni arrivando a un incontro istituzionale in Assolombarda - è devo dire che per una volta sono d'accordo, con l'onorevole Antonio Di Pietro, che ha detto che servono nuove norme per prevenire, una legge Reale Bis: esattamente quello che voglio dire domani". Il ministro dell'Interno non ha infine voluto rispondere a una domanda sulle polemiche per la sua assenza da Roma sabato durante gli scontri.ARRESTATI RISCHIANO DA 3 A 15 ANNIRischiano da 3 a 15 anni di reclusione i 12 manifestanti arrestati sabato scorso a Roma, in flagranza di reato, durante la manifestazione degli indignati. La procura ha chiesto al gip la convalida delle misure, e la custodia in carcere dei 12, di età compresa tra 19 e 30 anni, per resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. A decidere sulle richieste della procura sarà il gip Elvira Tamburelli. Tra domani e dopodomani ci saranno gli interrogatori di garanzia degli arrestati. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti ed i sostituti Marcello Monteleone e Francesco Minisci, accertata per tutti e 12 la resistenza a pubbico ufficiale, stanno ora valutando le singole posizioni al fine di stabilire se e a chi attribuire anche i reati di devastazione, incendio e lesioni. Sono tre femmine e nove maschi gli arrestati sabato. Dei dodici solo uno è straniero, proviene dalla Romania e nessuno è del Nord Italia. Il romeno ha 21 anni. Oltre ai dodici ci sono altre 8 persone fermate e denunciate, sei dei quali minorenni e le cui posizioni saranno valutate dalla procura presso il tribunale dei minori. La Procura di Roma ha contestato ai 12 arrestati anche l'aggravante di "avere operato col volto travisato e in gruppi di più di 5 persone con l'utilizzo di oggetti contundenti e materiali pirotecnici": questo fa salire la pena massima a 15 anni. "I reati contestati - è detto nella richiesta di convalida - si inseriscono in un complesso di condotte di maggiore gravità che, in attesa di altre acquisizioni, esaltano la pericolosità qui contestati, commessi nella consapevolezza di fornire un apporto al contesto di prolungata ed allarmante violenza". Proseguono gli accertamenti per identificare altri teppisti anche attraverso le immagini degli incidenti. I magistrati attendono una serie di informative, compresi i risultati delle perquisizioni di oggi. "Condotte violente pianificate e organizzate prima degli scontri". E' quanto sostiene il procuratore aggiunto di Roma, Pietro Saviotti, che coordina le indagini su quanto avvenuto sabato. Secondo i magistrati confermare questa ipotesi investigativa ci sono comportamenti tenuti dai teppisti come ad esempio quando un gruppo di circa dieci persone é rientrato nel corteo togliendosi casco e felpa nera. "Siamo in presenza - afferma Saviotti - di comportamenti studiati, di azioni tattiche di scontri urbani preventivati ed organizzati". Una forma di "strumentalizzazione di una manifestazione pacifica, l'uso della manifestazione come contesto idoneo ad ostacolare la pubblica difesa".ALEMANNO: PER UN MESE NO CORTEI NEL CENTRO DI ROMAIl sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, nel suo potere di Commissario straordinario per l'emergenza traffico, ha firmato questa sera un'ordinanza che vieta per un mese lo svolgimento di cortei in tutto il I Municipio di Roma. Nel centro di Roma saranno possibili solo sit-in in alcune piazze,tra cui piazza della Repubblica. Secondo l'ordinanza di Alemanno, saranno possibili solo manifestazioni stanziali, da tenersi nelle seguenti aree: piazza Bocca della Verità, piazza Santi Apostoli, piazza della Repubblica, Circo Massimo, piazza Farnese, piazza San Giovanni, piazza del Popolo e le sedi istituzionali secondo le prescrizioni della Questura di Roma.CAMUSSO: PROVVEDIMENTO DI ALEMANNO SBAGLIATO La Cgil ritiene il provvedimento del sindaco di Roma Gianni Alemanno che vieta i cortei nel I Municipio "sbagliato" e chiede di ritirarlo. "È un provvedimento sbagliato - ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso - da ritirare". Confermiamo, ha sottolineato Camusso, "la condanna radicale di tutti gli episodi di violenza. Impedire una manifestazione è la strada meno efficace per contrastarli".VIETTI, CONTRARIO A NUOVE NORME "Sono assolutamente contrario a legiferare sull'onda dell'emotività legata ai fatti di cronaca. Così si ottiene una legislazione contrastante e inefficace". Il vice presidente del Csm Michele Vietti ha commentato così a "Otto e mezzo" l'annuncio di nuove misure legislative da parte del ministro dell'Interno Maroni.IL WEB SI MOBILITA NELLA CACCIA AI BLACK BLOC In rete gli Indignati chiedono di isolare e arrestare i teppisti autori delle violenze di sabato. Ma dal web e' partita un'altra iniziativa. Sul blog 'Il Fazioso' e' nata infatti gia' sabato l'operazione 'Smascheriamo i violenti' e gia' sono numerose le foto pubblicate, amatoriali e non, in cui si vedono i black bloc alle prese con lanci di oggetti e altre violenze. Gli autori del blog chiedono di segnalare i protagonisti dei blitz di Roma per contribuire alle indagini. Per questo hanno lanciato un appello: ''Mandate tutte le foto in cui si vedono o intravedono presunti 'indignati' mentre lanciano oggetti o attaccano la polizia, soprattutto quelle in cui piu' o meno si possono riconoscere i violenti. Dobbiamo segnalarli e aiutare le forze di polizia a poterli rintracciare''.DI PIETRO: SI TORNI ALLA LEGGE REALE ''Si deve tornare alla Legge Reale. Anzi bisogna fare la 'legge Reale 2', alias Di Pietro, contro atti criminali come quelli di Roma. Si devono prevedere arresti e fermi obbligatori e riti direttissimi con pene esemplari''. E' quanto propone il leader Idv Antonio Di Pietro per fronteggiare una situazione d'emergenza come l'attuale''. SCHENGEN,FRANCIA CHIUDE FRONTIERE PER G20Le frontiere tra Francia e Italia, entrambe nello spazio Schengen, saranno ripristinate a partire dal 24 ottobre per impedire l'ingresso sul territorio francese di potenziali pericoli per l'ordine pubblico attirati dal G20 di Cannes, in programma il 3 e 4 novembre. Lo annuncia il prefetto di Nizza, Jean-Michel Drevet, in una conferenza stampa.
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