lunedì 2 ottobre 2023
Denuncia di associazione pacifiste (tra cui Papa Giovanni XXIII e Pax Chirsti) per accertare la presenza di testate nucleari nella base aerea italiana e in quella Usaf di Aviano (Pn)
La presentazione della denuncia davanti alla base militare di Ghedi, nel bresciano

La presentazione della denuncia davanti alla base militare di Ghedi, nel bresciano - Associazione papa Giovanni XXIII

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Una denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma perché venga verificata la presenza di ordigni nucleari in territorio italiano e, successivamente, accertata l’illegalità sulla base della normativa interna e internazionale. L'esposto è stata depositato oggi da 22 esponenti di associazioni pacifiste e antimilitariste, tra cui l'Associazione Papa Giovanni XXIII, Pax Christi, Tavola della pace del Fiuli Venezia Giulia, oltre che da Moni Ovadia e padre Alex Zanotelli.

La denuncia è stata illustrata stamattina in una conferenza stampa svoltasi di fronte alla base militare di Ghedi, dove sarebbero presenti ordigni nucleari. Altri nella base aerea di Aviano (Pn) utilizzata dall'Usaf, l'aeronautica militare statunitense. La denuncia fa seguito alla richiesta di uno studio alla Sezione italiana di Ialana, (International Association of Lawyers Against Nuclear Arms), giuristi impegnati contro le armi nucleari, per un parere sulla legalità delle armi nucleari, confluito nello studio "Parere giuridico sulla presenza di armi nucleari in Italia" edito da Multimage l’anno scorso. Nell'esposto si chiede agli inquirenti di accertare anche le eventuali responsabilità penali su chi ha importato gli ordigni e ne ha autorizzato l’importazione e la successiva detenzione.

Ghedi, 2018: foto ricordo con missile nucleare B-61

Ghedi, 2018: foto ricordo con missile nucleare B-61 - Pagina Facebook non ufficiale del VI Stormo Ghedi "Diavoli Rossi"

La presenza di qualche decina di testate nucleari nei due aeroporti militari, ufficialmente mai ammessa, è nota da anni. Nel 2018 sulla pagina Facebook non ufficiale del VI Stormo Ghedi "Diavoli Rossi" venne pubblicata una foto di militari italiani schierati in posa assieme a un missile a testata nucleare B-61 e un cacciabombardiere Tornado. Testate nucleari dell'Usaf sono presenti anche in Germania, Belgio, Olanda e Turchia. L'ospitalità data dalla Difesa italiana alle testate atomiche statunitensi, nell'ambito dell'alleanza Nato, di fatto impedisce all'Italia di sottoscrivere il Tpnw. Il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari è stato approvato dall'Assembea delle Nazioni Unite a luglio del 2017 - dopo una campagna decennale di Ican, la Campagna internazionale contro le armi nucleari, premiata con il Nobel per la pace 2017 - ed è entrato in vigore a gennaio 2021 dopo la 50 esima ratifica. La Santa Sede è stato uno dei primi a firmatari. Il Tpnw non vieta solo l'uso delle bombe atomiche, ma anche la loro detenzione, produzione, acquisizione.

Le associazioni denuncianti sono Abbasso la guerra, Donne e uomini contro la guerra, Associazione Papa Giovanni XXIII, Centro di documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale, Tavola della Pace Friuli Venezia Giulia, Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale, Pax Christi, Pressenza, WILPF, Centro sociale 28 maggio, Coordinamento No Triv.





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