lunedì 21 settembre 2009
Grembiuli blu, cartelle in spalla: la rinascita dell'Abruzzo passa attraverso i suoi bambini, che oggi sono tornati in classe, a cinque mesi e mezzo dal tragico terremoto del 6 aprile. Venti le scuole in cui è suonata la campanella, le altre apriranno il 28 e il 5 ottobre.
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Grembiuli blu, cartelle in spalla e simpatici sorrisi. La rinascita dell'Aquila passa attraverso l'innocenza dei suoi bambini, che oggi sono tornati in classe, a cinque mesi e mezzo dal tragico terremoto del 6 aprile. I genitori da una parte provano ad ostentare distensione, dall'altra celano malamente la preoccupazione che la terra possa tornare a tremare ancora.Ad infondere sicurezza ci pensa Guido Bertolaso, il capo della Protezione civile che nell'Aquilano è diventato ormai più famoso di un calciatore. Tanto da autografare i gessi che avvolgono gli avambracci di due piccoli studenti di una seconda elementare del 'Gianni Rodarì di Pile. All'Aquila non c'è alcuno che gli si rivolga dandogli del lei. 'Non lasciarcì,  dice una maestra lamentandosi dell'amministrazione comunale. Da  parte sua, Bertolaso ricambia con parole e promesse: "Oggi abbiamo riaperto il 40 percento delle scuole - dice inaugurando l'anno scolastico -, ma entro il 5 ottobre saranno tutte in funzione. Tutti gli edifici sono in sicurezza dopo attenti controlli e collaudi, ma è triste che questo accada dopo una tragedia. Forse bisognava pensarci prima".Le venti scuole che hanno cominciato oggi le lezioni, infatti, rappresentano una sorta di prova generale nel piano che prevede la riapertura scaglionata degli istituti: le prossime due tappe sono in programma il 28 settembre ed il 5 ottobre. Gran parte degli edifici inaugurati oggi, inoltre, sono dotati di tensostrutture esterne capaci di accogliere i bambini in caso di evacuazione. "Finalmente si torna a vivere - dicono le mamme in attesa della prima campanella -, oggi comincia un nuovo primo giorno di scuola". "È stata una giornata intensa e carica di emozioni - racconta un'insegnante -. Non abbiamo parlato di terremoto ma abbiamo solo festeggiato".Poco prima della chiusura del primo giorno di scuola, i bimbi si sono radunati nell'aula magna dell'istituto, che per metà è in muratura e per metà prefabbricato. Qui il coro ha intonato prima l'inno d'Italia e poi la canzone 'Domani - 21/04/09', brano-simbolo del terremoto, interpretato da 56 cantanti italiani. La stessa scaletta sarà riproposta giovedì 24 settembre al Quirinale, davanti al presidente Napolitano in occasione della cerimonia inaugurale dell'anno scolastico 2009/2010.Prima di lasciare L'Aquila per partecipare ai funerali di Stato dei sei militari italiani uccisi a Kabul, Bertolaso ha annunciato anche la consegna di nuove case. "Oggi avremmo voluto consegnare altri 30 edifici a San Demetrio - afferma -, ma non ci siamo riusciti. Dovremmo farlo tra un paio di giorni. Altre case antisismiche sono pronte e saranno consegnate entro fine mese". Nel frattempo il primo giorno di scuola ha restituito il sorriso al popolo aquilano. Mai come oggi, il suono della campanella è stato così piacevole. L'Aquila è pronta a ripartire, dai grembiuli blu e dalle cartelle in spalla.
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