venerdì 24 aprile 2020
Il governo approva il Documento di economia e finanza. Mentre la Camera dà il via libera al decreto con 229 sì, 123 no e due astenuti
La Camera approva il decreto Cura Italia

La Camera approva il decreto Cura Italia - Ansa

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Il governo approva il Def (Documento di economia e finanza). Mentre la Camera dà il via libera al decreto Cura Italia con 229 sì, 123 no e due astenuti. Montecitorio conferma il testo approvato dal Senato, che è dunque legge. Con 216 voti contrari e 119 favorevoli la Camera boccia l'ordine del giorno di Fdi che chiedeva di «impegnare il governo a non utilizzare in alcun caso il Mes per far fronte all'insieme delle misure volte a contrastare l'attuale emergenza». L’esecutivo aveva espresso parere contrario.

Scostamento di 55 miliardi di euro nel 2020
Il Consiglio dei ministri approva il Def e un ulteriore scostamento di bilancio di 55 miliardi di euro nel 2020 per finanziare il nuovo decreto di aprile con gli aiuti per le imprese e le famiglie colpite dall'emergenza Coronavirus. Nella bozza del Def, il Tesoro stima che la contrazione del Pil su base trimestrale sarebbe pari al 5,5% nel primo trimestre e al 10,5% nel secondo trimestre. A queste fortissime cadute seguirebbe un rimbalzo del 9,6% nel terzo trimestre e del 3,8% nel quarto, che tuttavia lascerebbe il Pil dell'ultimo trimestre inferiore del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Sulla base di questi dati, il governo perciò intende chiedere al Parlamento un ulteriore innalzamento della stima di indebitamento netto e di saldo netto da finanziare. In pratica, viene incrementata la deviazione temporanea di bilancio a ulteriori 55 miliardi in termini di indebitamento netto (pari a circa 3,3 punti percentuali di Pil) per il 2020 e 24,6 miliardi a valere sul 2021 (1,4% del Pil). Tenuto conto poi dell'impatto del decreto, l'indebitamento netto è stato stimato al 10,4% quest'anno e al 5,7 per cento nel 2021. Lo stock del debito pubblico è invece previsto pari al 155,7% del Pil, con una discesa a 152,7 punti percentuali l'anno prossimo. Nella bozza del Def, l'esecutivo prevede poi di incassare tre miliardi l'anno sia per il 2020 che per il 2021 da «privatizzazioni e altri proventi finanziari». Nel documento viene messo in evidenza anche che «se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica, l'economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell'anno in corso». Una ripresa che «avrebbe condotto a una modesta espansione nel primo trimestre dell'anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6% formulata nella Nadef di settembre 2019». Tra le misure che il governo sta approntando nel quadro dell'emergenza legata alla pandemia figurano anche la sospensione degli aumenti dell'Iva e delle accise previsti per il 2021 e per gli anni successivi. Nel rapporto viene sottolineato che le misure «rispondono all'esigenza di aumentare ulteriormente le risorse per il sistema sanitario, la Protezione civile e l'ordine pubblico» insieme al sostegno ai redditi dei lavoratori e degli imprenditori, all'occupazione e alla liquidità delle imprese. Quanto alla disoccupazione, infine, dalla bozza emerge che nel quadro economico tendenziale il tasso si attesta nel 2020 al 11,6% e all'11% nel 2021.

Il decreto Cura Italia: ecco le principali misure
Il decreto Cura Italia è lo strumento con cui, a metà marzo, il governo ha stanziato 25 miliardi di euro per il contrasto al Coronavirus, intervenendo su: potenziamento del Sistema sanitario, sostegno all'occupazione e ai lavoratori, supporto al credito per famiglie e pmi, sospensione degli obblighi fiscali. Molte delle misure, adottate per coprire la falla provocata dall'emergenza sanitaria, sono state poi riprese e modificate nei successivi decreti. Da un punto di vista politico, il percorso parlamentare del Cura Italia ha messo in piazza la rottura della fragile "unità nazionale" che ha caratterizzato le prime ore dell'emergenza. In mancanza di un accordo fra maggioranza e opposizione, e per velocizzare i tempi, il governo ha chiesto la fiducia anche alla Camera dopo averla posta al Senato in prima lettura. Questi alcuni degli interventi principali:

- SANITA': il decreto ha individuato le coperture per 20mila assunzioni nel Sistema sanitario nazionale, ha stanziato risorse per gli straordinari, ha finanziato l'aumento dei posti letto in terapia intensiva e ha fatto sì che per combattere l'emergenza fossero messi a disposizione anche personale, locali e apparecchiature delle strutture private.

- MUTUI: possono chiedere la sospensione del mutuo per la prima casa i lavoratori dipendenti, autonomi e i professionisti che abbiano subito forti ripercussioni di stipendi e entrate.

- BONUS BABY SITTER: per i genitori è previsto l'incremento di 15 giorni del congedo parentale retribuito al 50%. In alternativa, è previsto un bonus per i servizi di baby-sitting, nel limite di 600 euro.

- BONUS AUTONOMI: indennizzo di 600 euro per i lavoratori autonomi e le partite Iva.

- REDDITO ULTIMA ISTANZA: è stato istituito un fondo per il reddito di ultima istanza per tutti gli esclusi dall'indennizzo di 600 euro.

- CASSA INTEGRAZIONE: con uno stanziamento di quattro miliardi di euro, la cassa integrazione in deroga è stata estesa all'intero territorio nazionale (inizialmente era per le sole zone rosse), per tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. Anche le aziende con meno di cinque dipendenti possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga.

- PMI: Potenziato di 1,5 miliardi di euro il Fondo centrale di garanzia per le pmi. L'obiettivo è fornire garanzie per oltre 100 miliardi di euro di finanziamento alle imprese. La garanzia è dell'80% per i prestiti fino a 1,5 milioni. Al di sopra di quell'importo, la percentuale viene modulata.

- FISCO IN STANDBY: è stabilito il differimento delle scadenze e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi per tutte le imprese di piccola dimensione, per i professionisti e per gli autonomi.

- RICONVERSIONE: stanziati 50 milioni di euro per sostenere le aziende che vogliono ampliare o riconvertire la propria attività per produrre ventilatori, mascherine, occhiali, camici e tute di sicurezza.

- SCUOLA DIGITALE: incrementate le risorse per il 2020 del Fondo per l'innovazione digitale e la didattica, per l'acquisto di piattaforme e strumenti digitali da parte delle scuole e per mettere a disposizione degli studenti i dispositivi digitali.

- STRAORDINARI FORZE DELL'ORDINE: stanziati oltre 100 milioni di euro per il pagamento degli straordinari per polizia, Forze armate, polizia penitenziaria, Vigili del Fuoco.

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