sabato 16 febbraio 2013
​Le prove d'accesso per le facoltà a numero chiuso di Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura si svolgeranno dal 23 al 25 luglio. E dal 2014 un ulteriore anticipazione ad aprile. Profumo: «Necessario adeguarsi al timing europeo».
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Anticipati a luglio i test d'ingresso alle facoltà universitarie a numero chiuso. Con un avviso diffuso dal Minsitero dell'Istruzione sono state comunicate le date ufficiali di svolgimento dei test per le facoltà di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria (23 luglio), Medicina veterniaria (24 luglio), architettura (25 luglio). Restano calendarizzati per settembre (per la precisione il 4 settembre) i test per l'accesso alle professioni sanitarie. «Abbiamo bisogno di ragazzi forti - osserva il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo - la preparazione che gli studenti si costruiranno per la Maturità sarà utile, per chi aspira a entrare nelle università a numero chiuso, anche per i test. Sono prove di cultura generale, basate su nozioni che i ragazzi devono aver già acquisito». Per il ministro Profumo, il tradizionale iter che vede lo svolgimento delle prove in settembre porta i prescelti a iniziare i corsi a dicembre, perdendo due mesi di lezione. «Un'abitudine malsana. E poi era necessario togliere spazio a corsi privati costosi e oggettivamente non più tollerabili - aggiunge -. Infine è giusto adeguare questo paese agli standard anglosassoni, al timing europeo».

 

Ma le novità non finiscono qui: le prove d'ammissione ai corsi ad accesso programmato - scrive sempre il ministero - per l'anno accademico 2014/2015 si terranno ad aprile. «È quello il periodo in cui nel resto d'Europa si sceglie chi entra nelle scuole superiori», aggiunge Profumo. E per l'esame in inglese, ha aggiunto, «abbiamo stretto un accordo con l'università di Cambridge e da quest'anno abbiamo sedici postazioni all'estero da dove uno studente, italiano o straniero, potrà fare il test di accesso per sei università italiane. Dobbiamo portare giovani stranieri intelligenti in Italia e riportare ai nostri atenei i migliori ragazzi italiani», conclude Profumo.

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