lunedì 21 gennaio 2019
La vittima, vedovo e padre di due figli piccoli, è stata travolta e uccisa da un pezzo di materiale caduto da una gru. Sciopero immediato di otto ore. Furlan (Cisl): «Serve una mobilitazione»
Ansaldo, morto operaio di 42 anni. Da poco vedovo, lascia 2 bambini
COMMENTA E CONDIVIDI

Incidente mortale sul lavoro, questa mattina, all'Ansaldo Energia di Genova. Un operaio di 42 anni, Eros Cinti, vedovo e padre di due figli di 6 e 11 anni, ha perso la vita dopo essere stato colpito da un pezzo di materiale caduto da una gru. Inutili i tentativi di salvarlo. L'uomo, dipendente di una ditta esterna, la Geko, è morto sul colpo. I compagni di lavoro, che hanno assistito alla tragedia, hanno immediatamente proclamato uno sciopero di otto ore. D'accordo con i sindacati, Ansaldo Energia ha deciso di devolvere agli orfani dell'operaio l'equivalente delle otto ore di sciopero.

«Silenzio inaccettabile del governo e della politica»

È un «fatto grave che ci lascia tutti sgomenti», scrive su twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. «La sicurezza sul lavoro - ricorda - resta un'emergenza nazionale nel silenzio inaccettabile del Governo e della politica. Il cordoglio non basta più. Serve una mobilitazione di tutta la società civile».

«Sicurezza, tema ineludibile»

Cordoglio per la morte del giovane operaio è stata espressa anche dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: «Siamo addolorati e ci stringiamo alla famiglia, agli amici e ai colleghi della vittima - afferma il governatore ligure -. Sono ancora troppe le morti sul lavoro in Italia: la sicurezza è un tema ineludibile che deve essere al centro dell'agenda politica nazionale». Anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha lanciato un appello «per un impegno forte e non più rinviabile da parte di tutti sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro. È necessario - ha aggiunto - che, da parte di tutti i soggetti interessati a questo importante e delicato tema, sia ancora più forte il senso di responsabilità per evitare incidenti inaccettabili in un Paese come l'Italia».

Trentuno morti dall'inizio dell'anno

Nelle prime tre settimane del 2019, sono già trentuno i morti nei luoghi di lavoro, secondo l'Osservatorio indipendente di Bologna e almeno altrettanti sono stati i decessi in itinere, ovvero lungo il tragitto casa-lavoro.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI