Arrivare a casa, correre sul divano e accendere la tv per vedere il tg o un film appena iniziato. Roba da preistoria. Le televisioni stanno vivendo la loro rivoluzione: il piccolo schermo va alla scoperta della Rete. Palinsesti e orari lasciano spazio a un enorme catalogo di video, servizi e informazioni sempre disponibili. Le nuove tv si collegano a Internet, mescolano programmi tradizionali a contenuti che arrivano direttamente dal web, permettono di navigare, vedere film, foto o video salvati sul pc, controllare Facebook o Twitter e, magari, videochiamare via Skype. È l’avvento della «smart-tv»: sta cadendo l’ultima barriera tra televisione e computer così come, con gli smartphone, si è annullata la distanza tra i telefonini e i pc.Le televisioni che si collegano a Internet sono ancora poche, ma il terreno è segnato. Molti produttori con l’inizio dell’anno hanno lanciato le prime tv con wi-fi integrato ed è già partita la sinergia con smartphone e tablet, candidati a trasformarsi in "nuovi telecomandi" per le tv. Ad esempio Lg ha sviluppato una piattaforma dalla quale accedere al browser, a un numero limitato di applicazioni (tutte gratuite) e ad alcuni canali video on demand. La piattaforma Samsung, invece, permette in tempo reale di riunire sullo schermo tutte le notizie dei principali giornali italiani ed esteri e di commentare su Twitter i programmi televisivi. Tra pochi mesi sarà possibile anche vedere video tridimensionali in streaming. Le Samsung, per il momento, sono le uniche che danno la possibilità di navigare su qualsiasi sito web, mentre le altre permettono di muoversi solo all’interno dei siti presenti sulla piattaforma. Anche tutti i nuovi televisori Sony Bravia hanno il wi-fi e offrono un vasto catalogo di cinema e musica on demand, permettono di accedere gratuitamente a speciali contenuti Rai e consentono di effettuare videochiamate con Skype. Sony non ha una vera piattaforma, ma aggiunge alle sue tv le funzioni Internet più richieste come social network e video on demand, per la quale vanta la migliore offerta: oltre a una serie di canali Bravia Internet video, c’è anche Qriocity, un vasto catalogo di film da vedere in streaming a prezzi contenuti. Panasonic, invece, grazie alla piattaforma Viera Connect trasforma la tv in un hub multimediale a cui possono essere connessi anche altri dispositivi.Un’altra strada è la connessione attraverso apparecchi esterni, da comprare separatamente, dispositivi capaci di rendere "smart" le vecchie televisioni. Si tratta di "set top box", decoder rivisitati come quello per la Apple tv, il Cubovision di Telecom Italia (i cui contenuti possono essere visti anche senza il "cubo", se si ha una smart-tv), il Tiscali TvBox o il recentissimo Boxee box di D-Link, che permettono non solo di accedere via web a filmati e canali internet tv, ma anche di utilizzare i file salvati sul pc per visualizzarli sul grande schermo di casa, grazie a un collegamento con cavi Hdmi, lo standard per l’alta definizione.Le smart-tv hanno dei vantaggi innegabili. Prima di tutto le dimensioni, per i video e le videochiamate. Al momento, però, le chiamate Skype richiedono videocamere esterne opzionali. Inoltre, il fatto che ogni produttore abbia creato un proprio ecosistema crea una giungla nella quale non è semplice districarsi. Il problema maggiore resta l’assenza di una valida alternativa al "vecchio" telecomando, troppo limitato per una smart tv che si collega al web e richiede anche l’immissione di testi. C’è chi, ad esempio Samsung, ha trovato soluzioni alternative con telecomandi particolari dotati di tastiere qwerty come sui cellulari, chi come Sony permette di collegare la tastiera del pc al televisore o chi è andato oltre. Come Lg, che ha introdotto il sistema di controllo Magic motion, una rivisitazione del telecomando in chiave Wii. Ma forse la soluzione "definitiva", come sempre, è a una dozzina di tentativi di distanza.