mercoledì 22 settembre 2021
Tremila alberi saranno piantumati in seimila ettari a Montopoli: l'iniziativa di Unicoop Firenze "Abbraccia un albero, dai vita ad un bosco"
Su una ex porcilaia il primo bosco bio-sostenibile in Italia che riduce la Co2
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«Il vero problema, oggi, è ridurre il tasso di crescita dell’anidride carbonica nell’atmosfera e l’unico modo per farlo è quello di piantare alberi». Stefano Mancuso non usa mezzi termini: trasporti elettrici, economia circolare, transizione economica? «Tutto utile per ridurre le emissioni ma altra cosa è quella di ridurre l’anidride carbonica nell’ atmosfera», spiega il neurobiologo, presentando il nuovo progetto di Unicooop Firenze che prevede la piantumazione di tremila nuovi alberi su sei ettari di terreno in passato destinato a porcilaia.

Si tratta del primo bosco bio-sostenibile d’Italia realizzato su un ex terreno industriale a Montopoli, nel Pisano. L’iniziativa "Abbraccia un albero, dai vita ad un bosco" è un esempio di «rigenerazione di terreno – spiega Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze – e sarà il primo bosco bio-sostenibile d’Italia: bio perchè sarà un incubatore di diversità e sostenibile perché con gli alberi che pianteremo riusciremo a ridurre l’impatto della Co2 e delle polveri sottili fino ad arrivare a contribuire a ridurre i danni del cambiamento climatico».

Oltre mille miliardi: tante sono le piante che, secondo gli studiosi, il nostro pianeta dovrebbe ospitare in più rispetto al presente per attenuare gli effetti del riscaldamento globale. «Anche se da domani tutte le fonti di inquinamento, come per magia, si spegnessero, la Co2 nell’aria continuerebbe ad aumentare e con essa la temperatura della Terra – spiega Mancuso – Terra che ha la febbre e che vede di anno in anno la situazione aggravarsi: pensiamo a cosa sta succedendo al nostro pianeta». Basta ricordare quanto accaduto a luglio in Germania, o semplicemente pochi giorni fa in pianura padana, con sette tornadi in un solo giorno, «siamo di fronte ad effetti imprevedibili di eventi estremi» sottolinea Walter Ganapini, ambientalista e ricercatore, membro onorario dell’Agenzia Europea per l’Ambiente.

Nel bosco saranno piantanti 3mila nuovi alberi

La crisi climatica è impattante tanto quanto quella epidemica e quella finanziaria. Il rimedio? «Creare più zone verdi, piantare alberi, unici "strumenti" capaci di abbassare la temperatura e restituirci aria pulita». E la sfida di Firenze parte da qui. Da un’ex porcilaia che, contrariamente a quanto si possa immaginare, è anche una gettata di cemento che deve essere bonificata, i cui risultati saranno monitorati da Legambiente. «Un passaggio fondamentale che richiederà un notevole impegno per la rimozione dell’asfalto, la demolizione delle strutture in cemento e lo smaltimento dei materiali – spiega Stefano Ciafani dell’associazione ambientalista – Poi si metterà mano al ripristino del terreno e alla piantagione». A novembre si comincerà a piantare le tremila piante previste di cui 800 ad alto fusto lungo, principalmente nella zona che confina con la strada di grande comunicazione Firenze - Pisa -Livorno e 2.200 piante e talee forestali. A marzo 2022 è prevista l’inaugurazione e a maggio le prime visite, che saranno facilitate anche dalla realizzazione di un’aula didattica all’ ingresso del parco.

Ma "Abbraccia un albero, dai vita ad un bosco" sarà anche una grande campagna di partecipazione popolare, che durerà da domani, 23 settembre, data del Solstizio di autunno al 21 novembre, data in cui si festeggia la Giornata dell’albero. Soci e clienti Unicoop Firenze potranno infatti sostenere il progetto del bosco con donazioni alle casse (anche solo di un euro o 100 punti carta socio). «Il tema del cambiamento climatico non è più rimandabile, gli scienziati, come il professor Mancuso ci dicono che l’unico modo per salvare il Pianeta e ridurre gli inquinanti è piantare più alberi – conclude Mori – e noi realizzeremo un intero bosco in un’area centrale della Toscana».

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