lunedì 15 dicembre 2014
Falsi rifornimenti ad una nave affondata. Arrestati anche tre militari della Marina. L'assessore Cutini esce dalla giunta, al suo posto Danese.
INTERVISTA Roma (Censis): una rete civica per salvare la città
Una preghiera per far rinascere Roma
COMMENTA E CONDIVIDI
Continua ad allargarsi l'inchiesta Mafia Capitale. ​Altri 6 arresti sono stati effettuati stamattina. La Guardia di Finanza ha effettuato 6 ordinanze, tre dei destinatari sono appartenenti alla Marina Militare. La tranche dell'inchiesta nell'ambito della quale sono state eseguite le ordinanze riguarda un presunto commercio nero di carburante che avrebbe rifornito le pompe di benzina legate al clan. Gli arrestati sono un ufficiale e due sottoufficiali della Marina Militare. Risultano invece latitanti altri tre persone, due italiani e un danese, legate ai clan malavitosi. La nave fantasma. Hanno rifornito per 11 mln di litri di gasolio la "Victory I", una nave affondata nel 2003, con la complicità dei tre ufficiali della Marina arrestati. Secondo quanto accertato, il sodalizio criminale avrebbe attuato una frode per 7 mln grazie a false attestazioni di rifornimento nel deposito della Marina Militare di Augusta, in Sicilia. L'associazione criminale, hanno ricostruito gli investigatori della finanza, aveva organizzato, solo sulla carta però, la consegna di milioni di litri di prodotto petrolifero presso il deposito della Marina Militare di Augusta, in provincia di Siracusa, attraverso la nave cisterna "Victory I", mai attraccata però nel porto siciliano in quanto naufragata nell'Oceano Atlantico nel settembre 2013, tanto che alcuni membri dell'equipaggio risultano ancora oggi formalmente dispersi. Oltre ai sei arresti, il gip ha disposto anche il sequestro dei beni per 7,4 milioni di euro. Cantone: promuovere informatori dentro la Pa. "Per prevenire la corruzione bisogna attuare le norme per il wistleblower previsto dal testo unico dei dipendenti pubblici per consentire a chi vuole denunciare illeciti di farlo in modo tutelato". Così il presidente anti-corruzione, Raffaele Cantone. "Non è delazione ma assunzione di responsabilità". antone ha inviato un video messaggio registrato al convegno nel corso del quale l'Agenzia delle Entrate ha annunciato l'avvio di un piano anti-corruzione con la realizzazione di una e-mail criptata con la quale i dipendenti possono denunciare casi di illecito. La giunta Marino perde un altro pezzo. Intanto si allargano i contorni del rimpasto all'interno della giunta.  È un addio polemico quello di Rita Cutini, assessore alle Politiche sociali in Campidoglio che gestì il caso Tor Sapienza. "È ora di richiudere le maglie larghe che hanno generato spazi per il malaffare - ha detto dopo il colloquio con il sindaco Marino - (LEGGI L'INTERVISTA AD AVVENIRE). Il problema è far uscire Roma da questa emergenza". Oggi in giunta esordio del nuovo assessore Francesca Danese, che viene dal mondo cattolico: è presidente del Cesv Lazio, Centro Servizio per il Volontariato. "Ha sempre lavorato per i più deboli, la stimo", ha detto Marino dopo un lungo colloquio con Cutini, nel quale l'ormai ex assessore ha declinato l'offerta ribadita ancora una volta dal sindaco, una delega alla famiglia e agli anziani. Con la Cutini sono quattro gli assessori già cambiati da Marino. Cinque se si aggiunge Daniele Ozzimo che si è dimesso dopo esser stato indagato nell'inchiesta Mafia Capitale. Daniela Morgante lasciò le deleghe al bilancio, sostituita da Silvia Scozzese. Poi arrivò l'addio di Flavia Barca, rimpiazzata alla cultura da Giovanna Marinelli. Una decina di giorni fa si è dimesso Luca Pancalli. L'autocandidatura della Meloni. "Non vogliamo morire renziani" dice Giorgia Meloni aprendo l'iniziativa di Fratelli d'Italia-An che si è tenuta ieri al teatro Quirino. "Dobbiamo mettere in piedi un sistema per vincere" è il monito che rivolge agli alleati del centrodestra, lanciando il cuore oltre l'ostacolo e autocandidandosi alla guida del Campidoglio, certa che la giunta Marino non durerà a lungo. A Berlusconi la Meloni diche che il vecchio schema del centrodestra trainato da Fi non regge più, a Salvini lancia un invito a scoprire le carte per capire se davvero ha messo da parte il secessionismo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: