martedì 7 settembre 2010
COMMENTA E CONDIVIDI
Sono la vedova del maestro Manzi, Sonia Boni, e vivo a Grosseto. Lunedì 30 agosto un amico di famiglia mi ha comunicato che la salma di Alberto verrà riesumata il 13 settembre perché trascorsi più di 10 anni dall’inumazione, come da ordinanza affissa all’interno del cimitero. Nessun avviso da parte del Comune nei miei confronti, nessuna attenzione per le sue spoglie benché sia stato sindaco di quel paese. Mio marito entrerà come personaggio nei 150 anni della Storia d ’Italia nel 2011, c’è un Centro studi a Bologna che lavora da anni per portare avanti la sua memoria, ci sarà una mostra a Belo Horizonte in Brasile , ora ad ottobre, la Rai sta preparando una fiction sulla sua vita, e potrei fare un elenco lunghissimo delle iniziative a suo favore. Mi chiedo: come può un paese dove Alberto è vissuto 13 anni e di cui è stato amministratore, mettendo in cantiere tanti progetti, essere tranquillamente sfrattato perché non è degno nemmeno di avere un pezzo di terra per riposare in pace? Perchè dà fastidio anche da morto? Come mai in tante parti d’Italia Alberto è vivo nella memoria collettiva delle persone e a Pitigliano ci si vuole disfare delle sue spoglie senza avere la delicatezza di avvertire i familiari?
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: