lunedì 31 gennaio 2011
Sono ancora gravi le condizioni del piccolo Salvatore, 6 anni, rimasto gravemente ferito domenica sera in un agguato avvenuto a Sant'Elisabetta, paese dell'entroterra agrigentino. Il bimbo viaggiava in auto insieme allo zio e al fratello maggiore Vincenzo, di 16 anni. Da un'altra vettura che si è affiancata sono partiti alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni. Gli inquirenti provilegiano la pista mafiosa.
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Sono ancora gravi le condizioni del piccolo Salvatore, 6 anni, rimasto gravemente ferito domenica sera in un agguato avvenuto a Sant'Elisabetta, paese dell'entroterra agrigentino. Il bimbo viaggiava in auto insieme allo zio, Carmelo Marotta, di 30 anni, e al fratello maggiore Vincenzo, di 16. All'improvviso da un'altra vettura che si è affiancata sono partiti alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni. Uno è andato a conficcarsi nella testa del bimbo, mentre il fratello e lo zio sono rimasti feriti di striscio.Il piccolo, operato d'urgenza nell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, è stato trasferito in nottata con l'eliambulanza al Civico di Palermo, dove si trova ricoverato nel reparto di neurochirurgia.Gli investigatori della squadra mobile di Agrigento sembrano privilegiare la pista mafiosa, anche se non vengono esclusi altri moventi: le vittime dell'agguato sono infatti legate da rapporti di parentela con il boss Salvatore Fragapane, 54 anni, condannato all'ergastolo, ex capo provinciale di Cosa nostra.Il bambino è stato operato dai neurochirurghi alla testa, nella zona fronte-temporale sinistra, e le sue condizioni sono definite dai sanitari gravi ma stabili. L'intervento si è concluso alle 6 di stamane. Il bimbo resta ricoverato nella Prima rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, diretta da Giorgio Fabbri.
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