giovedì 18 gennaio 2024
Diventata mamma troppo giovane, si separa dalla figlia che va in adozione. La piccola cresce, diventa madre e scopre che la legge le consente di risalire a quelle radici di cui sente il richiamo
La storia di Anna e Valentina che si sono ritrovate a Firenze è raccontata da "Toscana Oggi"

La storia di Anna e Valentina che si sono ritrovate a Firenze è raccontata da "Toscana Oggi"

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Ci sono voluti più di quarant’anni, ma alla fine madre e figlia hanno potuto guardarsi negli occhi. È l’incredibile storia di Anna e Valentina, che si sono ritrovate a Firenze, grazie alla possibilità di ricerca delle proprie radici consentita dalla legge italiana da ormai dieci anni.
La storia, pubblicata nel numero di Toscana Oggi in uscita in questi giorni, racconta di una ragazzina calabrese rimasta incinta a soli quindici anni. Osteggiata dal padre, su consiglio della madre si trasferisce a Firenze, a Casa Speranza, una casa famiglia per ragazze madri tuttora esistente, gestita dall’Opera Madonnina del Grappa. La bambina viene data in adozione e Anna torna in Calabria; compiuti i 18 anni però torna a Firenze per diplomarsi al Conservatorio.
Anche Valentina intanto cresce a Firenze in una bella famiglia adottiva. Con gli anni, sente il desiderio di conoscere le proprie origini. Anche Anna pensa spesso alla sua bambina.
Nel 2014 avvengono dei cambiamenti importanti, soprattutto per Valentina: «Avevo 34 anni ed ero incinta: divento mamma e vengo a sapere che la legge italiana è cambiata e prevede che al compimento dei 25 anni l’adottato possa fare richiesta al Tribunale dei minori per accedere ai dati dei genitori biologici». Valentina quindi si rivolge al Tribunale: inizia un percorso, raccontato nei dettagli nell’articolo di Santina Morciano su Toscana Oggi, fatto di colloqui con gli assistenti sociali e lunghe attese. Fin quando Anna risponde, a una lettera della figlia che le è stata recapitata, con un biglietto: «Cara Valentina, sono felice delle belle cose che mi hai scritto, ne parleremo presto guardandoci negli occhi»
Il 24 marzo 2023, il tanto atteso incontro. «Una felicità indescrivibile» spiega Anna. «Per quanto una persona possa avere una storia di adozione felice – aggiunge Valentina –, a un certo punto della vita conoscere le proprie origini diventa un bisogno da affrontare. Questo presente ci permette di fare pace con un passato che inevitabilmente ha creato dolore a entrambe».

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