giovedì 15 dicembre 2016
Cresce la cooperazione in "ambito addestrativo, formativo e culturale" fra la polizia della Santa Sede e i militari italiani, grazie a un accordo siglato fra i comandanti Giani e Del Sette
La stretta di mano fra i due comandanti

La stretta di mano fra i due comandanti

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La duplice firma sull'intesa l'hanno apposta il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, e il comandante della Gendarmeria vaticana Domenico Giani, siglando "un'intesa tecnica di cooperazione finalizzata a incrementare le iniziative comuni in ambito addestrativo, formativo e culturale". Grazie all'accordo, le due istituzioni - vicine per storia, tradizioni, organizzazione e attribuzioni (pochi ricordano che il Corpo dei Carabinieri pontifici venne costituito da Papa Pio VII nel 1816) incrementeranno le sinergie nella formazione del personale, in particolare nell'ambito della sicurezza e del contrasto al terrorismo, attraverso lo scambio di esperienze e addestramento congiunto.





Scambi fra investigatori e concerti coi musicisti delle due Bande

Per farlo, l'Arma si avvarrà delle proprie scuole e dei reparti con specifiche competenze: dall'Istituto superiore di tecniche investigative alla Scuola di perfezionamento al tiro; fino al Raggruppamento operativo speciale (Ros) e agli esperti del Racis, il Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche. Non solo: la cooperazione si intesificherà pure nell'ambito della selezione e del reclutamento delle nuove leve, attraverso lo studio delle rispettive procedure e la valutazione di efficacia dei metodi applicati. Infine, l'accordo avrà risvolti anche sul versante culturale: verranno infatti organizzati eventi con le due prestigiose Bande musicali, quella storica dell'Arma e quella della Gendarmeria, nata "solo" nel 2007 ma già composta da un centinaio di validissimi musicisti.





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