mercoledì 11 novembre 2015
La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 500mila euro a Pietro Vittorelli. Per gli inquirenti si sarebbe impossessato di fondi dell'abbazia con la complicità del fratello, intermediatore finanziario.
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Un sequestro di beni per oltre 500mila euro: è quello che è stato eseguito dalla Guardia di Finanza nei confronti di Pietro Vittorelli, Abate emerito di Montecassino, e del fratello Massimo. Della stessa somma, secondo l’indagine avviata a suo carico dalla Procura di Roma, Vittorelli si sarebbe impossessato prelevandola per uso personale dai conti dell’abbazia territoriale di Montecassino da lui governata per circa sei anni, dal 2007 al 2013. Il sequestro “per equivalente” è stato disposto dal Gip del tribunale di Roma Vilma Passamonti, su richiesta del pm Francesco Marinaro ed è stato eseguito dai militari del nucleo speciale di polizia valutaria delle Fiamme Gialle. Sempre secondo l’accusa gli importi sottratti sarebbero stati riciclati in varie tranche attraverso passaggi su vari conti correnti gestiti dal fratello Massimo, che avrebbe avuto il ruolo di intermediario finanziario, per poi tornare nella disponibilità di dom Pietro. In merito alla vicenda la comunità monastica benedettina di Montecassino non ha inteso rilasciare alcuna dichiarazione. La notizia ha destato grande sorpresa e sgomento nella comunità ecclesiale e civile del territorio del cassinate, dove si attende ovviamente di vedere se le accuse troveranno conferma nelle aule giudiziarie. Pietro Vittorelli, 53 anni, romano, dopo la laurea in medicina era entrato nel 1989 come postulante nell’abbazia di Montecassino, di cui divenne Abate nell’ottobre 2007. Nel 2012, colpito da una grave crisi cardiaca con conseguenti danni neurologici, fu costretto ad allontanarsi dalla sua comunità per sottoporsi ad una lunga terapia riabilitativa in una clinica specializzata. Rientrato a Montecassino, rinunciò al governo dell’abbazia territoriale nel giugno del 2013, motivando le dimissioni con il suo stato di salute. A succedergli il 23 ottobre 2014 Papa Francesco ha chiamato il benedettino Donato Ogliari, provvedendo a riconfigurare il territorio dell’abbazia territoriale di Montecassino, le cui 53 parrocchie sono passate sotto la giurisdizione della nuova realtà diocesana di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.    
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