venerdì 27 maggio 2011
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Stessi argomenti, stessi problemi, proposte e soluzioni diverse. La campagna elettorale funziona così anche e soprattutto per il ballottaggio napoletano. A sinistra Luigi de Magistris pensa a Raimondo Pasquino, rettore dell’Università di Salerno e candidato sindaco per il Terzo Polo, e lo propone come presidente del futuro Consiglio comunale consolidando in questo modo l’asse con i moderati. Da destra Gianni Lettieri risponde con l’idea di creare un comitato di rettori per rilanciare lo sviluppo di Napoli. «Credo che Pasquino possa essere un ottimo presidente del Consiglio e quando sarò sindaco voglio lui in questo ruolo» dichiara l’ex pm, che aggiunge: «È una persona che ho imparato ad apprezzare in campagna elettorale per il suo stile, così come ho apprezzato il suo annuncio di voler rimanere in Consiglio comunale». Dopo un incontro con i rettori degli Atenei napoletani e i presidi delle due facoltà napoletane di Medicina e chirurgia Lettieri invece commenta: «La città deve tornare a essere un punto di riferimento accademico per tutti i giovani del Mezzogiorno e del Centro Italia e può attrarre studenti e studiosi da tutto il Mediterraneo». Confermando il suo impegno per «le residenze universitarie che a Napoli mancano e che devono invece diventare un punto di forza per fare della città un attrattore anche da un punto della formazione», lancia la sua proposta: «Ogni due mesi – è il punto di vista dell’ex presidente degli industriali napoletani – ci confronteremo sulla situazione degli atenei napoletani per rilanciare insieme la ricerca e fare sistema con le aziende italiane e internazionali impegnate proprio su ricerca e sviluppo. Una sorta di comitato dei rettori che può dare all’amministrazione comunale un grande contributo di idee per la crescita internazionale della nostra città». La costruzione di un termovalorizzatore a Napoli est – inserito nel piano rifiuti regionale, ma ancora in sospeso, senza gara di appalto e quindi senza assegnazione – è il tema centrale per risolvere l’emergenza rifiuti, lontana dall’essere superata, ed è anche quello che più divide i due aspiranti sindaco. «Fa male» chiosa senza appello de Magistris. «Serve e niente allarmismi» per Lettieri. Il candidato dell’Idv e della Federazione della Sinistra promette: «Con me ci sarà un cambiamento totale della politica messa in atto in questi anni». E quindi «differenziata al 70 per cento entro sei mesi, realizzazione degli impianti di compostaggio o avviare quelli che già ci sono, via i cassonetti, cittadini motivati, contatti con altre regioni per togliere l’immondizia dalle strade fino a quando non entra a regime la differenziata». Di certo, la netta opposizione al termovalorizzatore. «Perché – spiega de Magistris – ad Acerra non si possono mangiare neanche più i cavoli». E chiama in causa le polemiche intorno all’impianto di Brescia: «Alcuni dicono che non fa male, altri dicono che la percentuale di tumori è aumentata». Il candidato del centrodestra chiede «niente allarmismi, Acerra non scarica diossina altrimenti la magistratura l’avrebbe chiuso» rassicura. Sul piano di de Magistris poi ribadisce: «È lo stesso piano di Pecoraro Scanio che ci ha portato al disastro». Quanto alla realizzazione del termovalorizzatore napoletano, Lettieri prevede «l’apertura di un dibattito con i cittadini, un comitato di controllo su come vengono eseguiti i lavori e su quello che si fa dopo». E prospetta: «I lavoratori devono essere del posto e parte dei benefici del termovalizzatore, che guadagnerà milioni e milioni di euro, devono restare sul territorio».
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