martedì 31 ottobre 2023
“La Luna Nuova” è un progetto finanziato dalla Regione Lombardia per le donne vittime di abusi, attivo tutti i giorni, 24 ore al giorno. Coinvolti anche l'ospedale Niguarda e Telefono Donna
Scarpette rosse per le vittime dei femminicidi

Scarpette rosse per le vittime dei femminicidi - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Anche in Lombardia il numero di femminicidi è in costante crescita: 15 nel 2022 e già 11 a metà ottobre di quest’anno. Il fenomeno ha accelerato l’alleanza virtuosa tra le istituzioni, il Terzo settore e il mondo sanitario: lunedì è stato presentato il progetto sperimentale “La Luna Nuova”, un pronto intervento attivo 24 ore su 24, anche il sabato e la domenica, per l’accoglienza di donne vittime di violenza, con o senza figli, che devono essere immediatamente allontanate dal nucleo famigliare a causa di maltrattamenti subiti, ma che contemporaneamente devono essere messe nella condizione di poter avviare un percorso di fuoriuscita dalla violenza.
“La Luna Nuova” è finanziata da Regione Lombardia e ha come capofila del percorso l’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda che garantirà con i suoi professionisti - medici, infermieri ma anche psicologi - un Pronto Intervento presente per 365 l’anno ad ogni ora per fornire alle donne una risposta immediata e concreta, un punto di partenza per la ricostruzione di una nuova vita affettiva, economica ed abitativa. «”La Luna Nuova” è un servizio che intende garantire il pronto intervento a tutte le donne e ai loro figli che si presentano nei pronto soccorsi dell’ospedale Niguarda e degli altri pronto soccorsi afferenti l’Ats città metropolitana per garantire assistenza immediata, per evitare che rientrino al loro domicilio, dove non hanno spazi di sicurezza e copertura ideale e per evitare che vengano ricoverate in attesa che si trovi una collocazione ideale», ha spiegato Stefania Bartoccetti, fondatrice di Telefono Donna, da oltre trent’anni testimonia il suo quotidiano impegno a sostegno e a difesa delle donne. Bartoccetti ha ricordato come «nelle fasce notturne, nei festivi e nei prefestivi, i servizi di tutela di tutti i Comuni deputati all’accoglienza delle risposte al maltrattamento non sono in funzione, quindi questo servizio vuole dare risposta laddove c’è questo vuoto temporale che dobbiamo colmare».
Molto spesso i maltrattamenti non sono di natura fisica: possono essere economici o ricatti psicologici che come le violenze sui corpi delle donne le portano per l’ansia e i sintomi correlati - come la gastrite - ad arrivare in pronto soccorso e ad essere intercettate a livello ospedaliero: «Qui ci vuole la capacità e la preparazione dell’operatore sanitario di intercettare il problema che a volte è evidente, altre volte no - ha spiegato Marco Bosio, direttore generale Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda -. A questo punto parte la sinergia con Telefono donna e con le loro operatrici che inquadrano il problema, si prendono carico della donna ed eventualmente dei minori presenti e poi inizia l’iter». La Regione riconosce il problema sociale sotteso ai femminicidi e alla violenza sulle donne, «per questo considera una priorità di mandato il contrasto alla violenza di genere. Come Lombardia abbiamo voluto finanziare il progetto sperimentale, “La luna nuova”, collaborando con una realtà come Telefono donna, che considero una vera eccellenza sociale», ha concluso Elena Lucchini, assessora regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale e Pari opportunità.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI