venerdì 10 dicembre 2021
I due calciatori del Napoli assistono "in incognito" i ragazzi di strada della città. A loro, allo scienziato Ascierto, a Banca Etica e alla responsabile Sai il premio di Arci Mediterraneo
Koulibaly e Ghoulam premiati con la lanterna verde da Arci Mediterraneo

Koulibaly e Ghoulam premiati con la lanterna verde da Arci Mediterraneo - Arci Mediterraneo

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Se lo scorso 26 gennaio un tifoso non l'avesse riconosciuto (e fotografato) nei pressi di un semaforo di Agnano, a pochi chilometri dallo stadio Maradona, probabilmente la storia non sarebbe mai emersa. Kalidou Koulibaly, roccioso difensore senegalese del Napoli, stava distribuendo giubbotti invernali a minori immigrati che a quell'incrocio fanno (tuttora) i lavavetri. La foto fa il giro del web e viene fuori una storia che in realtà va avanti da anni: il vicecapitano del Napoli e il compagno di squadra Faouzi Ghoulam - terzino sinistro algerino da tempo alle prese con problemi fisici -, da quando sono sbarcati nel 2014 a Napoli fanno questi "giri" regolarmente. Agli incroci, nei quartieri della città "bassa", negli ospedali pediatrici e in particolare presso il "Santobono", il principale presidio per bambini della Regione e del Sud Italia. Giubbotti, scarpe, pantaloni e calzini distribuiti dove l'indigenza non è una parola da convegno, e per i piccoli ospedalizzati magliette del Napoli con gli autografi dei loro campioni.

Un'attività silenziosa e mai esibita che ieri è valsa a Koulibaly e Ghoulam il premio "Rete mediterranea per l'impatto sociale", istituito da Arci Mediterranea e consegnato nella Giornata dei diritti umani alla presenza del nuovo sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Premiati insieme a loro il medico e ricercatore Paolo Ascierto, in prima linea contro il Covid, la presidente di Banca Etica Anna Fasano e la responsabile nazionale del Sistema di accoglienza e integrazione stranieri, Virginia Costa. Il premio, consegnato dal presidente di Arci Mediterraneo Mariano Anniciello, è una lanterna verde, il simbolo che dalla Polonia ha valicato ogni confine sino a diventare il segno di un'accoglienza che non si lascia intimorire dal cinismo di muri e filo spinato. “Che sia in un laboratorio o in una terra straniera, l’impegno quotidiano di chi lavora ogni giorno nei territori difficili, in silenzio e lontano dai riflettori, vuol dire che ci sono persone che sanno di non potersi voltare dall’altra parte", le parole di Anniciello alla consegna del premio.

Durante la cerimonia Koulibaly e Ghoulam hanno ricevuto anche la maglia della squadra di calcio dell'Arci Mediterraneo dalle mani del capitano Abdoulaye Tounkara, accolto in Italia attraverso un progetto Sai iniziato proprio nell'anno in cui i due calciatori sono arrivati a Napoli come due giovani scommesse, nel 2014. Da allora Tounkara ha aggiunto l'italiano alle 7 lingue che già conosceva diventando mediatore linguistico.

Koulibaly da alcuni anni è impegnato anche in una sua personale campagna di sensibilizzazione contro il razzismo negli stadi, ricevendo la solidarietà e il sostegno di un altro grande campione, il capitano della Juventus e della Nazionale Giorgio Chiellini.

I due calciatori premiati da Arci non sono gli unici componenti del Napoli a distinguersi in attività di volontariato nella città e in provincia. Nei giorni scorsi il terzino Kevin Malcuit è stato sorpreso a distribuire pizze e bevande calde nei luoghi in cui si affollano, di notte, i senza tetto. Anche il recordman di gol della squadra, Dries Mertens, è spesso intravisto in piena notte dai tifosi mentre fa visita a persone in stato d'indigenza costrette in strada. E il capitano, il napoletano Lorenzo Insigne, è uno dei volti principali delle iniziative sociali della Ssc Napoli.

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