venerdì 7 settembre 2018
Ci sono i manager di Autostrade, gli alti funzionari del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato. Polemica tra Toninelli e Aiscat sulle pressioni per non pubblicare la concessione
Lo stato della parte ovest di ponte Morandi a Genova (Ansa)

Lo stato della parte ovest di ponte Morandi a Genova (Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

La lista ufficiale ora c'è. Sono stati recapitati stamattina i 20 avvisi di garanzia annunciati ieri per il crollo di ponte Morandi, a
Genova.

Per Autostrade si tratta di Giovanni Castellucci, amministratore delegato; Paolo Berti, direttore operativo centrale; Paolo Strazzullo, responsabile progetto retrofitting; Michele Donferri Mitelli, direttore settore manutenzione; Mario Bergamo, ex direttore della manutenzione fino a marzo 2017; Stefano Marigliani, direttore primo tronco; Riccardo Rigacci, ex direttore primo tronco; Fulvio Di Taddeo, manager responsabile controllo viadotti; Massimo Meliani, altro manager autostrade responsabile dei rapporti con i consulenti.

Per la società Spea Engineering ci sono: Emanuele De Angelis, direttore tecnico di Spea e Massimiliano Giacobbi responsabile progetto retrofitting.

Per il Provveditorato si tratta di Roberto Ferrazza, provveditore alle opere pubbliche di Liguria, Valle D'Aosta e Piemonte; Salvatore Bonaccorso, dirigente del provveditorato; Mario Servetto, membro del comitato tecnico; Giuseppe Sisca, anche lui del comitato tecnico così come l'ingegner Antonio Brencich.

Per l'Ufficio ispettivo Genova ci sono Carmine Testa, capo ufficio ispettivo territoriale. Infine per il Ministero delle Infrastruttre ci sono Vincenzo Cinelli, capo della direzione generale del Mit, il precedessore Mauro Coletta e Bruno Santoro, dirigente.

«Al momento – ha aggiunto Cozzi – la lista è questa, poi qualora emergessero ulteriori profili dalla prosecuzione delle indagini, questo verrà valutato, anche eventualmente in corso di incidente probatorio, come prevede il codice». I reati ipotizzati, ha elencato il magistrato, vanno dal disastro colposo, all’omicidio colposo stradale plurimo, all’omicidio colposo con violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro. Le parti offese, ha aggiunto Cozzi, sono i familiari delle 43 vittime e sedici feriti che hanno riportato lesioni.

La polemica tra il ministro Toninelli e Aiscat

Intanto, duro botta e risposta tra il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli e l’Aiscat, l’associazione dei concessionari autostradali, indicata dall’esponente del governo come la responsabile delle «pressioni» ricevute per non pubblicare gli atti delle concessioni. Una circostanza che Aiscat «smentisce categoricamente», ricordando che «l’unico contatto con il ministro è stata la richiesta di disponibilità di date per l’annuale assemblea dell’associazione».

Via Twitter la controreplica di Toninelli, che riproduce i passaggi di due lettere dell’11 gennaio e del 7 marzo 2018, con cui Aiscat chiedeva di non pubblicare gli allegati, paventando «danni anche rilevanti». Al tempo, però, ministro era Graziano Del Rio. Circostanza che ha fatto dire all’ex-premier Matteo Renzi: «La mail di Aiscat risale a gennaio, ma il ponte è crollato ad agosto. Danilo Toninelli è un bugiardo, mente sapendo di mentire».

Di Autostrade e concessioni ha parlato anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in visita a Ischia a un anno dal terremoto. Il governo, ha detto il premier, non intende «fare sconti ad un concessionario di fronte a una tragedia come questa» e prenderà «una decisione sicuramente molto ferma e risoluta». Quanto alla prospettata nazionalizzazione della gestione delle autostrade, Conte ha ribadito che è un’ipotesi in campo. «La decisione finale c’è, ma la riserviamo – ha detto – perché quello che a noi interessa è tutelare appieno il patrimonio dello Stato da un lato e assicurare le massime garanzie di tutela dell’incolumità dei cittadini dall’altro».

Il decreto e le misure per gli sfollati

Prosegue, inoltre, l’iter del cosiddetto “decreto Genova”, per la creazione, tra l’altro di una zona no tax con la sospensione di tutti gli obblighi fiscali e delle attività di riscossione. Per le famiglie sfollate si starebbe valutando un aiuto per il pagamento dei mutui immobiliari. «Stiamo lavorando per un decreto che contenga alcune misure straordinarie che io credo possano poi diventare anche patrimonio del sistema generale di protezione civile e di recupero delle emergenze», ha detto il presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza, Giovanni Toti.

Infine, il Comune di Genova ha deciso di liquidare immediatamente ai nuclei degli sfollati che ne hanno fatto richiesta le prime due mensilità del contributo per l’autonoma collocazione, previsto dall’ordinanza nazionale di Protezione civile, in attesa che le risorse stanziate dal Governo siano rese disponibili.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI