L'Italia vuole accogliere Adam, l'unico fratellino scampato al raid israeliano
di Redazione
La Farnesina ha dato la sua disponibilità perché il piccolo, sopravvissuto alla strage della famiglia di Alaa, una giovane pediatra palestinese, sia trasferito e curato nel nostro Paese

Il governo italiano ha dato la sua disponibilità a trasferire in Italia Adam, l'unico dei dieci figli di una dottoressa di Gaza scampato a un raid israeliano contro la sua casa a Khan Younis una settimana fa. Lo ha fatto sapere la Farnesina in una nota, secondo cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani sta seguendo il caso della famiglia della dottoressa Alaa al- Najjar, colpita nei giorni scorsi da un attacco militare israeliano che ha ucciso 9 dei suoi 10 figli e ferito gravemente il marito. Il decimo figlio, Adam, è sopravvissuto ma è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Nasser di Khan Younis, uno dei pochi ospedali ancora funzionanti a Gaza. Per il figlio della donna «vedremo se sarà possibile portarlo in Italia - ha detto lo stesso Tajani -. Ci sono offerte anche da altri Paesi. Noi stiamo lavorando con il nostro consolato a Gerusalemme. Stiamo lavorando e siamo in contatto con le autorità palestinesi e italiane e vediamo. Per il trasporto già sono pronti in Regione Lombardia per accoglierlo e curarlo». Da Gaza in Italia sono già stati portati 130 bambini, in tutto 170 persone.
A dichiarare la disponibilità all'accoglienza del piccolo era stato, stamane, proprio l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso: «Abbiamo letto dell'appello straziante dello zio di questo bambino che è l'unico sopravvissuto a questo raid. Abbiamo capito che è un bambino che ha gravi ustioni in oltre il 60% del corpo e abbiamo immediatamente offerto la nostra disponibilità ad andarlo a prendere e portarlo qui al Niguarda nel nostro nuovo centro ustioni» ha detto Bertolaso a margine dell'inaugurazione della struttura. «Abbiamo già altri bambini di Gaza che sono ricoverati qui per la stessa ragione, anche se loro non sono gravi. Se questo bambino fosse trasportabile, il che è da verificare, potrebbe arrivare anche nelle prossime ore e noi potremmo gestirlo al meglio» ha poi aggiunto. Anche l'associazione ospedali pediatrici italiani (Aopi), che riunisce le principali strutture italiane del settore, si era detta pienamente disponibile ad accogliere e curare il piccolo Adam in una qualsiasi delle strutture presenti sul territorio.
La tragica storia di Alaa, che abbiamo raccontato appena qualche giorno fa, ha fatto il giro del mondo settimana scorsa scuotendo le coscienze sullo spietato sterminio in corso a Gaza, di cui vittime sono soprattutto i bambini: la donna, una pediatra impegnata in prima linea nella difficilissima assistenza sanitaria ai più piccoli, venerdì scorso era in servizio quando ha visto le ambulanze scaricare altri corpi di bambini martoriati da un attacco israeliano. Pochi istanti dopo la scoperta sconvolgente: 8 di quei cadaveri erano quelli dei suoi 10 figli lasciati a casa col marito prima di andare al lavoro. Il più piccolo di 3 anni, il più grande di 12. Insieme a loro, gravemente ferito, c'era proprio il marito Hamdi, medico anche lui. E il nono bimbo, disperso e poi anche lui ritrovato morto fra le macerie.
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