mercoledì 25 novembre 2020
Due donne uccise a Padova e in Calabria. Sono 91 le vittime nei primi dieci mesi del 2020: il periodo della quarantena forzata ha pesato in modo enorme. Aumentano gli omicidi nel contesto di vicinato
Nel lockdown un caso ogni 2 giorni. E oggi due femminicidi

Fotogramma

COMMENTA E CONDIVIDI

Oggi in tutto il mondo si celebrerà la Giornata contro la violenza sulle donne e l’Italia si ritrova ancora a tracciare un bilancio impietoso che parla di una donna uccisa ogni tre giorni, 91 da inizio anno. Un numero che è destinato a crescere, perché proprio oggi nella provincia di Padova un marito ha ucciso la propria moglie e madre dei suoi tre figli. La 30enne Aicha, di origini marocchine come il marito 39enne, aveva in precedenza chiesto aiuto al Centro Veneto Progetti Donna. L'uomo, dopo averla accoltellata al petto, ha chiamato i Carabinieri. Orrore anche in Calabria: il corpo di una donna di 51 anni + stato trovato nascosto tra gli scogli a Staletti, in Calabria. Un uomo di 36 anni, dopo essere stato fermato, ha confessato di essere l'autore del delitto, avvenuto lunedì scorso. Il giorno dopo, martedì, l'uomo è tornato sul posto per nascondere il corpo tra gli scorsi, Tra lui e la vittima ci sarebbe stata una relazione sentimentale.

Nel lockdown aumentati i delitti

II lockdown ha visto «triplicare i femminicidi – ha spiegato il premier Giuseppe Conte – con un caso ogni due giorni. Il percorso da fare è ancora lungo» ha aggiunto. A pesare sul dato complessivo, dunque, è stato il periodo della quarantena obbligata, in cui le violenze sono sensibilmente cresciute. In flessione ci sono sono solo le vittime femminili della criminalità comune, mentre risulta sostanzialmente stabile il numero dei femminicidi familiari (da 85 a 81) e, all’interno di questi, il numero dei femminicidi di coppia (56 in entrambi i periodi).

Aumentano invece le donne uccise nel contesto di vicinato (da 0 a 4). I dati confermano inoltre che «il femminicidio è un reato commesso nella maggior parte dei casi all’interno delle mura domestiche e segnatamente all’interno della coppia, il lockdownha fortemente modificato i profili di rischio del fenomeno, aumentando quello nei rapporti di convivenza e riducendolo negli altri casi». Un particolare sottolineato dallo stesso premier Conte durante un incontro al Senato sui centri antiviolenza. «A causa delle misure limitative durante l’emergenza Covid – ha detto – abbiamo involontariamente creato profondo disagio» che ha contribuito ad un aumento dei fenomeni di femminicidio, «triplicati durante il lockdown », arrivando a «un caso ogni due giorni». Un quadro a tinte fosche che il report presentato dal ministro Bonafede rende ancora più pesante.

Il revenge porn

Si chiama revenge porn il comportamento odioso che viene messo in atto dopo la chiusura di una relazione e vede la diffusione sul web di video e foto a contenuto sessuale da parte dell’ex partner. Da quando, un anno fa, è stato introdotto il Codice Rosso contro la violenza sulle donne, sono oltre mille le indagini aperte in tutta Italia per il reato che punisce la 'diffusione illecita di immagini o video sessualmente esplicitì' (art 612 ter cp). Il dato è contenuto nel report presentato ieri dal ministro Bonafede a cui hanno preso parte anche il premier Giuseppe Conte, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e la presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere, Valeria Valente.

Tra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2020 sono state aperte in tutto 3.932 indagini e, per quelle già concluse, in 686 casi è stata già formulata richiesta di rinvio a giudizio. Sono inoltre 90 i processi che si sono già conclusi (65 in fase di udienza preliminare e altri 25 in Tribunale) e nel complesso sono già state inflitte 80 condanne (compresi i patteggiamenti e i decreti penali). Altri 120 processi sono in corso in fase di dibattimentale. In totale i maltrattamenti in famiglia sono aumentati dell’11 per cento. Numeri elevatissimi che sollecitano misure straordinarie come la 'Strategia nazionale per il contrasto alla violenza contro le donne' di cui ha parlato Elena Bonetti.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI