giovedì 8 novembre 2018
Un anno, di reclusione, pena sospesa. L'ex prof era stata denunciata dai suoi studenti e da alcuni colleghi, indignati per tanta violenza verbale e tanto odio. Poi era stata licenziata
«Un altro salvataggio, ma non potevate lasciarli morire», così scriveva tra l'altro su Facebook la prof condannata (Sea-Watch/Ansa)

«Un altro salvataggio, ma non potevate lasciarli morire», così scriveva tra l'altro su Facebook la prof condannata (Sea-Watch/Ansa)

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È stata condannata a un anno di reclusione, pena sospesa, Fiorenza Pontini, l'ex professoressa di inglese del liceo Marco Polo di Venezia finita a processo per alcuni commenti scritti su Facebook contro i migranti e i musulmani.

L'ex docente, ora trasferita negli uffici amministrativi dopo il licenziamento come docente da parte del Miur nel gennaio 2017, era imputata di istigazione all'odio razziale. Tra i post che aveva pubblicato, c'erano espressioni come «Un altro salvataggio, ma non potevate lasciarli morire», in riferimento ai migranti. E poi «Bisogna ucciderli tutti», commentando la presunta notizia di alcuni musulmani che avevano sputato sul crocifisso di una chiesa a Venezia. E ancora «Poi ho torto quando dico che bisogna eliminare anche i bambini dei musulmani, tanto sono tutti futuri delinquenti». Infine, aveva definito l'allora presidente della Camera Laura Boldrini «schifosa» rivolgendole pesanti insulti.

La ex prof era stata denunciata, nel 2016, proprio dai suoi studenti. Ma anche da alcuni colleghi, indignati per tanta violenza verbale e tanto odio.

Per il pubblico ministero Paola Mossa si trattava di messaggi che contenevano un grande odio verso queste categorie di soggetti e anche un'istigazione. L'accusa aveva chiesto una condanna a 15 mesi di reclusione. Per la difesa invece, rappresentata dall'avvocato Renato Alberini, mancava la concretezza della pericolosità nei commenti.

Il giudice ha concesso le attenuanti generiche e ha condannato l'ex professoressa anche a 3.000 euro di risarcimento in via definitiva, oltre al pagamento di 3.000 euro di spese. Le motivazioni saranno disponibili entro 60 giorni e la difesa si riserva di presentare appello. Durante il processo si era costituita parte civile l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione (Asgi).

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