martedì 21 settembre 2021
Amministrative del 3 e 4 ottobre, le promesse dei candidati. La Capitale si misura con problemi non risolti. E da San Basilio a Tor Bella Monaca, la campagna elettorale accende le luci sul disagio

È nella periferia che si gioca tutto, con un milione di voti a fare la differenza nella sfida più incerta delle amministrative. Ma la gente è sfiduciata. La gara dei candidati a 'farsi vedere'La Capitale si misura con problemi non risolti. E da San Basilio a Tor Bella Monaca, la campagna elettorale accende le luci sul disagio

CARLO CALENDA

Priorità rifiuti e trasporti, sicurezza e mobilità. E per il Giubileo 2025 serve un commissario

Roma è una città sempre più vicina alla quota di collasso e, come dimostrano tutti gli indicatori, cresce meno del Paese che rappresenta. Rifiuti, trasporti e mobilità, sicurezza e decoro sono le vere spine nel fianco per tanti concittadini. Ho scelto di candidarmi, ormai un anno fa, perché ritenevo inconcepibile che nessuno volesse farlo. È stato un anno lungo in cui abbiamo visitato tutti i quartieri di Roma, incontrato 400 associazioni, scritto un programma di quasi duemila pagine, frutto del lavoro di 500 esperti e di 27 gruppi di lavoro.

In questo programma c’è un respiro lungo dieci anni che arriva fino al Giubileo del 2025. Occorre garantire un modello di governance affidata a un commissario straordinario di governo. Sui rifiuti: occorre un piano di pulizia straordinaria da 38 milioni, 13.500 cestini, 800 milioni per realizzare impianti di smaltimento dei rifiuti, 5.000 nuovi spazzini di quartiere. Per i trasporti: un piano della durata di 10 anni dal valore di 12 miliardi con nuove metro, tram e bus. Per il comparto sicurezza: messa in rete di 6.000 telecamere pubbliche e private già in rete e riforma della Polizia locale.

Ai romani assicuro che il nostro impegno sarà il massimo. Tutti i giorni. E che gli daremo quel nuovo modo di governare che chiedono, invano, ormai da decenni.

ROBERTO GUALTIERI

Una città semplice, verde e più vicina alle attese delle persone Crescita e lavoro

Rilanciare Roma richiede efficienza dell’amministrazione e dei servizi, ma anche una capacità di coinvolgere le straordinarie risorse civili e sociali della città intorno a un progetto condiviso che metta al centro le persone e sia basato sull’inclusione, la prossimità, la cura, la sostenibilità ambientale e sociale, l’innovazione e la solidarietà.


Il nostro ampio e dettagliato programma per una città più verde e più semplice, che cresce e crea lavoro, che riduce le distanze e non lascia indietro nessuno, è incentrato sulla visione di una 'città dei 15 minuti'. Una città che punti ad assicurare a tutti i cittadini, in ogni quartiere, migliore accessibilità e servizi di prossimità, a partire dall’educazione, la cura, la cultura, la natura, lo sport. Il metodo è quello della collaborazione e della sussidiarietà: territoriale con un maggiore decentramento verso i municipi, e orizzontale attraverso la coprogrammazione e coprogettazione con il Terzo settore e il volontariato, la gestione condivisa dei beni comuni, le partnership pubblico-privato. L’ambizione è quella di una città più vicina alle persone e al tempo stesso in grado di recuperare la dimensione internazionale e la vocazione universale di una grande capitale europea che è al tempo stesso il centro mondiale della cristianità, un grande polo delle Nazioni Unite e una metropoli affacciata nel Mediterraneo.

ENRICO MICHETTI

Roma sia Capitale vera con più poteri e più risorse E i 'Grandi Eventi' per un vero rilancio

Roma è una città che vive del suo passato, con un presente affogato nei problemi quotidiani. La sfida per il prossimo sindaco è quella di trasformarla in una capitale della contemporaneità, che possa guardare con fiducia al futuro. I sindaci di Londra, Parigi o Berlino si concentrano sui grandi eventi che possono incrementare gli investimenti, le grandi opere, il turismo, l’immagine che una città si proietta nel mondo. Noi siamo ancora costretti, invece, a concentrarci sui cassonetti pieni, sulle buche o sul traffico.

Allora, sì alle infrastrutture per la mobilità e per il digitale. Sì ai grandi eventi, a partire dal Giubileo 2025, che rappresenterà un intenso anno di fede, ma anche una straordinaria opportunità per il rilancio della Capitale. E sì a istituzioni che finalmente collaborino per il bene di Roma, a partire dalla riforma del suo assetto istituzionale con nuovi poteri e più risorse. Dobbiamo tornare a pensare in grande e ad avere le leve per farlo. Nel futuro più prossimo, intanto, si deve puntare a una città più pulita, più sicura e più efficiente. Una città che valorizzi le periferie e ridia speranza e voglia di futuro. Penso ad una città in cui la cristianità torni ad essere asse portante del sistema dei valori per una sana convivenza tra le genti.

VIRGINIA RAGGI

Voglio una capitale moderna, inclusiva e sostenibile E 10mila nuove case

Voglio dare a Roma il futuro che ho costruito per lei in questi 5 anni: una città finalmente moderna, sostenibile, efficiente, dove i progetti si fanno e si realizzano insieme a chi la vive. Una città inclusiva, per tutti. Diritto all’abitare innanzitutto, con 10mila nuove case per chi ne ha bisogno: i primi progetti finanziati serviranno anche a riqualificare le aree disagiate. Nuove linee di tram e bus per accorciare le distanze fra periferie e centro, più aree verdi in tutti i Municipi, digitale e rigenerazione urbana.

Lavoro, grazie agli strumenti messi in campo per sostenere chi porta avanti un’attività nella fase di rilancio post-covid. Ma anche nuove assunzioni, opportunità create da investimenti, grandi eventi e cantieri in corso. Roma è tornata a essere degna di fiducia, una città su cui scommettere, perché abbiamo messo a posto i conti e pagato i debiti. Ora è pronta a correre, a offrire occasioni ai suoi cittadini, a coinvolgerli nella sua rinascita. La Roma che ho preso per mano 5 anni fa, è diventata la Capitale di un progresso di cui saranno tutti protagonisti.

GLI ALTRI CANDIDATI

La carica dei 22, dall’ex assessore alla pilota. E la sinistra si divide

È una vera 'abbuffata' la corsa per il Campidoglio. Sono 39 le liste in corsa. Oltre 1.800 i candidati per i 48 scranni da consigliere. E ben 22 i candidati sindaco. Oltre i 4 'big', ci sono: Andrea Bernaudo, 51 anni, coi Liberisti; Paolo Berdini, ex assessore all’Urbanistica con Raggi (si dimise per i contrasti sullo stadio della Roma) con la lista Roma Ti Riguarda; la pilota Alitalia Fabiola Cenciotti col PdF; Monica Lozzi, sociologa ex M5s, con REvoluzione Civica; a sinistra il Partito comunista con Micaela Quintavalle, è diviso da Sinistra rivoluzionaria di Francesco Grisolia; poi il Partito gay con Fabrizio Marrazzo. Ancora: il Partito delle Buone maniere dello psicosessuologo Giuseppe Cirillo e Attiva Roma di Margherita Corrado, ex senatrice 5S. Chiusura con la lista 3V di Luca Teodori, il ritorno dell’Idv con Rosario Trefiletti e Riconquistare l’Italia diGilberto Trombetta, che vuole riportare in auge i sesterzi, Sergio Iacomoni detto Nerone del Movimento storico.


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