venerdì 9 dicembre 2016
Renzi ricompatta i dem ed è pronto a lasciare Palazzo Chigi al ministro degli Esteri. Lunedì il giuramento. L'ipotesi del voto a giugno e il nodo legge elettorale.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, tra i papabili per Palazzo Chigi

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, tra i papabili per Palazzo Chigi

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Mentre sfilavano al Colle ben 17 gruppi gruppi parlamentari minori, il premier Matteo Renzi ha tenuto a rapporto il Pd per condurlo a una soluzione condivisa. La soluzione in serata arriva: il futuro premier con molta probabilità sarà Paolo Gentiloni, attuale ministro degli Esteri. Il Colle, informalmente, accoglie con favore l'indicazione ma aspetta di ricevere oggi il Pd e gli altri grandi partiti. Lunedì potrebbe esserci il giuramento al Quirinale. Resta di riserva la carta-Padoan alla luce degli scenari legati alla crisi di Mps. Ma Gentiloni è davvero a un passo da Palazzo Chigi.

L'indicazione di Gentiloni nasce dal rinsaldarsi del patto tra Renzi, Orlando e Franceschini. In queste ore si lavora già al programma e alla squadra dei ministri. L'intesa è che si vada al voto entro giugno. Gentiloni dovrebbe anche presiedere il G7 di Taormina. In questo tempo il Pd dovrebbe svolgere il proprio Congresso e le primarie per la candidatura a Palazzo Chigi.

La soluzione dovrebbe avere il parere favorevole di Alfano e Verdini e quindi garantire una maggioranza parlamentare. Forza Italia ed M5S resteranno all'opposizione. Per quanto riguarda la legge elettorale, l'ipotesi più accredita è che le parti politiche aspettino la sentenza della Corte costituzionale sull'Italicum prevista per il 24 gennaio. Poi si procederà, se necessario, a correttivi.

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